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planchet stava per fare altrettanto, allorché un peso inatteso cadde sulle natiche del suo cavallo che stramazzò.
___Eh ! signore, — gridò Planchet, — ho un uomo in
groppa !
D'Artagnan si volse, e vide effettivamente due forme umane sul cavallo di Planchet.
_ Ma è dunque il diavolo che ci perseguita! — gridò
egli snudando la spada e disponendosi a maneggiarla.
__No, mio caro d'Artagnan, — rispose quello in groppa;
1_ non è il diavolo; sono io, Aramis. Al galoppo, Planchet, sino in fondo al villaggio, volta a sinistra.
E Planchet, portando Aramis in groppa, partì al galoppo seguito da d'Artagnan, che incominciava a credere di esser immerso in un sogno fantastico ed incoerente.
- X.
L'abate d'Herblay.
In fondo al villaggio Planchet voltò a sinistra come gli aveva ordinato Aramis e si fermò al disotto della finestra illuminata. Aramis saltò a terra e battè tre volte colle mani. Tosto la finestra si aprì e discese una scala di corda.
— Mio caro, — disse Aramis, — se vi degnate di montare sarò felice di ricevervi.
— Oh bella! — rispose d'Artagnan, — si entra così in casa vostra?
— Perdio ! — rispose Aramis, — dalle nove della sera in poi è strettamente necessario; la consegna del convento è delle più severe.
— Scusate, mio caro amico, — disse d'Artagnan, — mi sembra che abbiate detto perdio !
— Vi pare, — disse Aramis ridendo, — è possibile; voi non immaginate, mio caro come in questi maledetti conventi si prendano delle pessime abitudini e che maniere sgarbate hanno queste persone di chiesa con le quali sono costretto a vivere!, ma voi non salite?
— Passate avanti, che io vi seguo.
— Come diceva il defunto cardinale al re defunto: « Per mostrarvi il cammino, sire ».