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è un cattivo esordire quando si vuole agire colla testa, ma che è un'eccellente precauzione quando si vuol agire col corpo Indi cambiò l'abito, temendo che la sua casacca di luogotenente dei moschettieri potesse inspirare diffidenza; poscia prese la più solida e più ben temprata delle sue spade, che non cingeva che nei giorni solenni; indi, verso le due ore, fece insellare due cavalli, e seguito da Planchet, uscì per la barriera della Villette. Nelle case vicino all'albergo della Capriola si facevano sempre le più attive perquisizioni per ritrovare Planchet.
Ad una lega e mezza da Parigi, d'Artagnan vedendo che per la sua impazienza era ancora partito troppo presto, si fermò per far prender fiato ai cavalli; l'albergo era pieno di gente di sinistro aspetto che sembrava fosse in procinto di tentare qualche spedizione notturna. Un uomo avvolto in un mantello apparve alla porta; ma vedendo uno straniero, fece un cenno colla mano e due bevitori sortirono per confabulare con lui. Quanto a d'Artagnan s'avvicinò semplicemente con fare noncurante alla padrona della casa, vantò il suo vino che era un'orribile feccia di Montreuil, le fece alcune domande sopra Noisy, ed appreso che in quel villaggio non v'erano che due case di ricca apparenza, l'una che apparteneva a monsignore l'arcivescovo di Parigi, e nella quale si trovava in quel momento sua nipote, madama la duchessa di Longueville; l'altra, che era un convento di Gesuiti, e che secondo l'uso, era proprietà di quei degni padri; non si poteva dunque ingannare.
Alle quattro d'Artagnan si ripose in marcia, camminando al passo, poiché non voleva arrivare ohe a notte inoltrata. Ora quando si cammina al passo a cavallo in una giornata d'inverno, con un tempo nuvoloso, in mezzo ad un paesaggio monotono, non si ha che far di meglio di quanto fa la lepre nel suo covo: pensare; pensava pure Planchet. Soltanto, come lo vedremo, le loro meditazioni erano diverse. Una parola dell'ostessa aveva dato una direzione particolare ai pensieri di d'Artagnan ;. quella parola era il nome di madama di Longueville.
In fatti madama di Longueville aveva tutte le doti necessarie per dar da pensare : era una delle più grandi dame del regno, era una delle più belle donne della Corte. Maritata al vecchio duca di Longueville, ch'essa non amava, era stata ritenuta dapprima l'amante di Coligny, che s'era fatto uccider per lei dal duca di Guisa in un duello sulla Piazza Reale; indi si parlava di una amicizia un po' troppo