Stai consultando: 'Venti anni dopo (volume 1) ', Alessandro Dumas (padre)

   

Pagina (74/271)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (74/271)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 68 --
   •— Di quali amici?
   — Di quelli di cui mi domandaste novità ieri.
   — Di Athos, di Porthos e d'Aramis?
   — Voi li cercate?
   — Dite sul serio ?
   — Che c'è di stupefacente?
   — Niente. È sciocco. E per conto di chi voi li cercate ?
   — Non vi date pensiero.
   — Sta bene.
   — Disgraziatamente non so dove siano.
   — E voi non avete alcun mezzo d'avere loro nuove? Aspettate otto giorni e ve ne darò.
   — Otto giorni sono troppi; è necessario che io li trovi in meno di tre giorni.
   — Tre giorni sono brevi, — disse Rochefort, — e la Francia è vasta.
   — Non importa, voi conoscete, la forza della parola necessario; con questa parola si fanno molte cose
   -— E quando vi mettete in cerca ?
   — Ci sono.
   — Buona riuscita!
   — Non è probabile.
   -— Chi sa ! il caso è così capriccioso !
   — Addio.
   — A rivederci. A proposito ! se Mazarino vi parla di me, ditegli che vi ho incaricato di fargli sapere che si accorgerà tra poco se sono, come dice egli, troppo vecchio per agire.
   E Rochefort si allontanò con uno di quei diabolici sorrisi che altre volte avevano sì sovente fatto fremere d'Artagnan; ma d'Artagnan lo guardò questa volta senz'angoscia, e sorridendo a sua volta con un'espressione di malinconia che solo quel ricordo forse poteva conferire al suo volto :
   — Va, demonio, — diss'egli, — e fa quel che vorrai, m'importa poco: non vi è un secondo Constanoe al mondo!
   E volgendosi, d'Artagnan vide Bazin che, dopo di aver deposti i suoi abiti ecclesiastici, parlava col sagrestano al quale il moschettiere aveva chiesto conto, entrando in chiesa. Bazin sembrava molto animato e faceva colle sue piccole braccia corte dei gesti molto espressivi. D'Artagnan comprese che, secondo ogni probabilità, gli raccomandava la maggior discrezione a suo riguardo.
   D'Artagnan approfittò della preoccupazione dei due inservienti di chiesa per uscire dalla cattedrale e andarsi ad imboscare in un angolo della contrada delle Anitrelle. Dal