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Venti anni dopo (volume 1)

Alessandro Dumas (padre)
Fratelli Teves Editori Milano, 1929, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   prendere un libro da messa, utilizzò il suo tempo libero esaminando Bazin.
   Bazin indossava il suo costume, si può ben dirlo, con maestà e con beatitudine. Si comprendeva che era arrivato, o poco ci mancava, all'apogeo delle sue ambizioni, e che la balena guarnita d'argento che teneva in mano gli pareva tanto onorevole quanto il bastone di comando che Condé gettò, oppure non gettò nella linea nemica alla battaglia di Friburgo. Il suo fisico aveva subito un mutamento, se si può dirlo, perfettamente analogo al costume. Tutto il suo corpo si era arrotondato e come canonizzato. In quanto al suo viso, le parti salienti sembravano essersi cancellate. Aveva sempre il suo naso, ma le guancie, arrotondandosi, ne avevano attirato a loro una parte per ciascuna, il mento fuggiva sotto la gola; cosa che non era del grasso, ma della gonfiezza, la quale aveva rinchiuso i suoi occhi ; in quanto alla fronte, i capelli tagliati in quadrato, santamente la coprivano fino a tre linee dalle sopracciglia. Affrettiamoci di dire, che la fronte di Bazin non aveva mai avuto, anche al tempo della sua più grande scoperta, più di un pollice e mezzo di altezza.
   Il vice curato terminava la messa nel tempo stesso che d'Àrtagnan finiva il suo esame ; pronunciò le parole sacramentali e si ritirò dando la sua benedizione che ognuno riceveva in ginocchio, cosa che fece molto stupire d'Àrtagnan. Ma la meraviglia di d'Àrtagnan cessò quando nel-l'ufficiànte riconobbe il coadiutore stesso, vale a dire il famoso Giovanni Francesco de Gondy, che in quel tempo recitando la parte che s'era fissata, cominciava a forza d'elemosine e farsi molto popolare. Era appunto per aumentare quella popolarità che diceva di quando in quando qualche messa mattinale a cui il popolo solo ha l'abitudine di assistere.
   D'Àrtagnan 6Ì pose in ginocchio al pari degli altri, e ricevette la sua parte di benedizione, fece il segno della croce; ma nel punto in cui passava Bazin cogli occhi alzati al cielo e camminando umilmente l'ultimo, d'Àrtagnan lo tirò per il lembo della sua veste. Bazin abbassò gli occhi e fece un salto indietro, come se avesse veduto un serpente, e gridò:
   — Il signor d'Àrtagnan ! vade retro Satanaì...
   — Ebbene, mio caro Bazin, •— disse l'ufficiale ridendo, — vi pare che questo sia il modo di ricevere un vecchio amico ?
   Dumas. Venti anni dopo. — 1
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