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tarmi' Io non sono un ladro, ve ne assicuro! sono un comodo borghese che ha casa propria in città. Io mi chiamo... Eh! ma non m'inganno mica, voi siete il signor d'Arta-
E tu sei Planchet! — esclamò il luogotenente.
Per servirvi, o signore, al colmo dello stupore, se ne sono ancora capace.
____ Può darsi, — disse d'Artagnan, — ma perchè corri
sui tetti alle sette del mattino nel mese di gennaio ?
___Signore, — aggiunse Planchet, — bisogna che sappiate... Ma, è certo che voi non potete saperlo.
— Sentiamo, che cosa? — disse d'Artagnan. — Ma prima mettete una tovaglia davanti al vetro e tirate le cortine.
Planchet obbedì, e quand'ebbe terminato, d'Artagnan disse :
— Ebbene?
— Signore, innanzi tutto, — disse il prudente Planchet, — come vi trovate voi col signor di Rochefort ?
— Perfettamente bene. Ma diamine! Rochefort come sai bene ora è uno dei miei migliori amici.
— Ah! tanto meglio.
— Ma che c'entra Rochefort con questo modo di entrare nella mia stanza?
— Ecco, o signore; bisogna che prima di tutto vi dica che il signor di Rochefort è...
— Perdio, — disse d'Artagnan, — lo 60 bene, è alla Bastiglia.
— Yale a dire che vi era, — rispose Planchet.
— Come, vi era! — esclamò d'Artagnan; — avrebbe avuto la fortuna di salvarsi?
— Ah ! signore, — esclamò a sua volta Planchet, — 6e voi chiamate ciò fortuna, tutto va bene; bisogna dunque dirvi che sembra che ieri si sia mandato a prendere il signor di Rochefort alla Bastiglia.
— Per dio! lo so benissimo, perchè andai io stesso a cercarlo.
— Ma non foste voi che lo ha ricondotto per sua fortuna ; poiché se io vi avessi riconosciuto fra la scorta, credete, signore, che quantunque abbia molto rispetto per voi...
— Termina dunque, animale! sentiamo, cos'è accaduto?
— Ecco, è accaduto che in mezzo alla via Ferronérie, lor-chè la carrozza del signor di Rochefort attraversava un crocchio di popolo, e che le persone della scorta strapazzavano i borghesi, si elevarono dei mormorii; il prigioniero