PiliMI PRINCIPI DI ECONOMIA SOCIALE
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criticato dal Besta, ma molto più chiaro, a tal riguardo, del Besta stesso ; così egli dice « La società intera studiata scientificamente, ci si appalesa come il complesso organizzato e vivente di tutti gli enti economico-amministrativi che nascono, vivono e il più delle volte muoiono, nel suo seno. Così io ad esempio, egli continua, non considero 1' azienda della famiglia, ma Y ente famiglia.
Ma V ente famiglia preso in tutta la sua interezza, e perciò con dentro di sè anche la sua azienda, che a miei occhi, è
Per Aristotile, questa, la sostanza., è, la prima categoria metafisica : le altre, che non esistono in sè medesime, ma sopravvengono - quasi alla sostanza, che aderiscono - quasi - sia pure inseparabilmente, alla sostanza, sono gli accidenti.
Posto, sì che, 1' ente - nella sua sostanza individua, nella sua personalità determinata, - è posto, anche, immediatamente e necessariamente, il categorema delle sue qualità accidentali.
Vale a dire, posto 1' ente nella sua immanente natura fisica, giuridica, sociale, e aggregatogli — a mo' d' esempio — la qualità in forza della quale esso può essere soggetto del fenomeno economico, cioè la qualità in forza della quale esso è capace di prefiggere un fine economico alla sua propria attività e di impiegare, questa, a conseguirlo, è dato, dell' ente, un suo attributo, vogliam dire, Y attributo economico.
Il quale, per la scienza economica (vedi A. Zorlt, Di un nuovo indirizzo alla Scienza Economica), può essere la « economia dell'ente »; « l'ente stesso considerato dal punto di vista della sua consistenza (attività e passività) iniziale e finale e della sua gestione (entrate e uscite durante un lasso di tempo) »; per la Ragioneria scientifica, invece, esso attributo economico dell'ente, è Y azienda, vale a dire, l'ente stesso, considerato nella sua obbiettiva ragion economica. (Dott. Francesco Della Penna, Il significato filosofico dell'azienda economica. Roma, Stab. Tip. Società Cartiere Centrali, Via Appia Nuova, N. 834 - A. 1918).
Da altro lavoro dello stesso autore tolgo queste parole che sono una sintesi delle mie idee più volte dall'autore stesso citate ed accoltene' suoi pregievoli scritti « L' ente, che per gli scopi che ha da raggiungere determina l'azienda, ne è il soggetto-, il quale può essere individuo o collettività — collettività libera o costrittiva — a seconda che l'azienda è determinata dal singolo, pel raggiungimento de' propri fini, o da unioni, pel raggiungimento di fini comuni » (Dott. Francesco Della Penna, Il contenuto scientifico e la partecipazione della Ragioneria Teoretica. P. 18, Città di Castello, Tip. Unione Arti Grafiche, 1922). Ed il Prof. Alfieri aggiunge « Dal punto di vista del diritto, il soggetto dell'azienda può essere persona fisica e persona morale; può avere capacità giuridica piena o no ». Ragioneria generale, 3 a ed. 1919, pag. 4.