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Trattato di Economia Sociale

Alberto Zorli
Fratelli Bocca Editori Torino, 1924, pagine 772

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   LIBRO PRIMO
   Titolo I.
   Esposizione analitica delle cause dell'ente, dell' azienda e delle strutture sociali.
   Capo I — Delle cause dell'ente sociale - economico
   Tutto il nostro sistema si basa, come si è visto nella parte descrittiva, sulla realtà dell' ente sociale; l'uomo è una realtà, la materia è una realtà, e l'ente sociale che è Y uomo e la materia ad un tempo, ossia 1' accoppiamento loro, perchè non deve essere una realtà? L'azienda è l'apparato economico dell'ente; ogni ente deve avere almeno due aziende; ma la stessa azienda pub servire a più enti.
   L' ente è la cellula sociale, organismo elementare e come questa, sebbene costituita da elementi, è una realtà, così lo è 1' ente sociale che noi, però, studiamo solo in quanto è dotato di due o più apparati economici (aziende).
   Bisogna distinguere Y ente morale, propriamente detto, dall' ente ad un tempo giuridico ed entrambi dall' ente individuale.
   I Romani non si domandarono mai se la persona giuridica fosse un' ente reale o fittizio, come dice il Savigny, o fosse un soggetto nuovo, o rappresentasse gli individui, o col Jhering fosse un nomen juris, per mezzo del quale i singoli godono i diritti assegnati, dall' atto di fondazione, al corpo morale.
   La scuola moderna col Giorgi segue il Bluntschli, pel quale bisogna guardare nell' ente, Y elemento intrinseco ed estrinseco (legale riconoscimento) ; l'intrinseco è soggettivo (individui associati) od oggettivo (patrimonio).
   A seconda poi che prevale l'elemento personale {V univer-sitas personarum romana) o patrimoniale (universitas rerum) abbiamo il corpo morale p. d. (società, associazioni) o la fondazione.
   Certo che la dottrina è molto incerta al riguardo, infatti: Savigny, ad esempio, non considerava ente morale 1' eredità giacente, mentre di diversa opinione era il Puckta.