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Trattato di Economia Sociale

Alberto Zorli
Fratelli Bocca Editori Torino, 1924, pagine 772

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   LIBRO PRIMO
   e tenere i prezzi ad un' altezza tale da poter far fronte agli aumenti di salari, senza rinunciare ai profitti normali.
   Ma i trust dei padroni ben presto divennero, in loro mano, strumento di sfruttamento dei consumatori. Gli operai alla loro volta vogliono avere una parte di questo sfruttamento e chiedono, coi Consigli di fabbrica, una sorveglianza sui bilanci dei padroni, perchè ad essi non resti tutto 1' enorme profitto di tali monopoli artificiali.
   Gli unici senza difesa restano i consumatori che invocano l'intervento dello Stato contro tale ingiustizia. Ma lo Stato quando interviene nei rapporti economici dei privati fa sempre più male che bene, ed ecco perchè io sostengo la necessità di organizzare completamente la società economica, indipendentemente dall' organismo di Stato e del Culto. La frase: libera Chiesa in libero Stato, deve ripetersi per la società economica.
   Essendo imperfetta l'organizzazione della società economica, le vecchie scuole smithiane invocano la libera concorrenza e la guerra ai trust e sindacati, guerra inutile come s' è visto agli Stati Uniti, ove 1' anti-trust act di Schermann è rimasto inefficace, perchè bisognerebbe, ad un tempo, abolire i sindacati operai e gli scioperi.
   I comunisti e collettivisti alla lor volta mostrano imperfetta 1' organizzazione attuale economica, ed hanno ragione ; invocano una organizzazione, ma, nel comunismo, si fa un tutt' uno dello ingranaggio della società politica e dell' economica; il collettivismo, tiene separate le due organizzazioni, ma paralizza ugualmente l'iniziativa privata, ammettendo la proprietà nelle sole organizzazioni di mestiere.
   Tutto ciò dimostra 1' urgenza di provvedere, di accelerare una sistemazione che faccia cadere le braccie tanto ai sostenitori della concorrenza, che ai nemici della privata proprietà.
   In Germania tuttociò hanno compreso ed il Senato economico, se dovrà salvare la società economica germanica, quella sola che potrà rialzare le sorti dei vinti, ed anche dei vincitori, dovrà svincolarla dagli ingranaggi collo Stato, ed impedire tanto che cada sotto il dominio dei liberisti, che dei nemici della privata proprietà.