PiliMI PRINCIPI DI ECONOMIA SOCIALE
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gricoltura avrà 68 rappresentanti, 68 gli industriali e 68 il commercio; le banche e le assicurazioni 44, i trasporti e gli altri servizi pubblici 34, gli artigiani 36, i funzionari e professioni liberali 16, i consumatori 29. Faranno parte dell'assemblea economisti e persone competenti nominate dal Reichstag e dal Governo.
La differenza tra il nostro concetto e quello già in attuazione in Germania è questo: lo scopo del Consiglio Nazionale in fondo è lo stesso di quello dell' Unione del lavoro, evitare i conflitti operai, cercando di trovare una soluzione alle questioni economiche interessanti il commercio e le industrie.
Per noi invece il Parlamento economico dovrebbe essere, per la Nazione, ciò che in una famiglia ed in ogni azienda privata è il capo ; ed il governo della società economica dovrebbe avere poteri conferitigli da regolari mandati ad negotia dalle rappresentanze dei sindacati delle varie categorie di potenzialità economiche nazionali, sia pure mantenendo, per ogni categoria di soci, quel numero di rappresentanti indicati dalla legge Germanica.
Per noi la Società economica nazionale dovrebbe organizzarsi come ogni azienda famigliare che fa il preventivo delle sue risorse ed il preventivo delle spese. L' economo nazionale dovrebbe in una esposizione sommaria ogni anno, enumerare le risorse della nazione, facendo vedere le deficienze e le esuberanze delle singole produzioni. Il parlamento economico dovrebbe, per le deficienze, provocare un' aumento di produzione o d'importazione; e per le esuberanze facilitare le esportazioni. Ciò dovrebbe ottenere con obbligo formale dei sindacati, che s'impegnerebbero ad eseguire quanto il parlamento ha deciso.
Si dirà: tutto ciò è superfluo, la libera concorrenza, penserà Lei a colmare le deficienze e smaltire le esuberanze.
Qui sta 1' enorme errore delle scuole economiche. Anche prima della guerra, causa i trust privati, la concorrenza era diventata un' illusione. Come non riconoscere che fino alla metà del secolo scorso la libera concorrenza è stata la fonte vera di ogni progresso? Ma sorti i sindacati operai che a mezzo degli scioperi strappavano aumenti di salari ai padroni, questi si son dovuti, essi pure, unire in sindacati per limitare la produzione