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Trattato di Economia Sociale

Alberto Zorli
Fratelli Bocca Editori Torino, 1924, pagine 772

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   PiliMI PRINCIPI DI ECONOMIA SOCIALE
   195
   Concludendo: è la Scienza che deve indicare alla politica F indirizzo per raggiungere 1' equilibrio, indirizzo che si riassume
   nelle più elevate combinazioni economiche dei noti tre elementi, ossia provocare Vaumento dell' elemento a dose minima, per ottenere maggiori combinazioni economiche.
   § 3
   Per raggiungere V equilibrio economico ed evitare le crisi.
   Per raggiungere 1' equilibrio ed evitare le crisi necessita dare alla Società economica un' organo direttivo nazionale, che manca ai singoli popoli, mentre in essi esiste e funziona per la società politica e per la religiosa. I Socialisti sconfessano la Patria, ma la Scienza economica parla di renderla un' organismo sempre più perfetto.
   La patria deve essere considerata come una grande famiglia che ha il suo preventivo annuale, che prevede ciò che occorrerà durante 1' anno e fìssa le provviste necessarie.
   La Scienza statistica già può darci un preventivo, quasi esatto, di ciò che occorre alla nazione, sia di prodotti, agrari che manifatturieri, sa il movimento del traffico e quindi il fabbisogno di mezzi di trasporto, e sa il fabbisogno di monete e di credito.
   I produttori, specialmente di manufatti, in tempi anormali, come questi, non si azzardano tener sempre aperta la fàbbrica e produrre più dello stretto necessario e ciò concorre a render alti i prezzi dei quali approfittano gii speculatori e gii stessi produttori, più arditi, i quali azzardarono una maggior produzione.
   Per rifornire i magazzeni delle provviste, ricondurre l'equilibrio sul mercato e. fornirlo del necessario occorre un accordo fra i produttori e commercianti.
   Gli attuali accordi fra produttori hanno un solo scopo : sfruttare i consumatori tenendo alti i prezzi, ed a questo fine subordinano il quantitativo di prodotti da gettare sul mercato e non al vero bisogno dei consumatori.
   Si aggiunga che fra i produttori parte solo è organizzata, e fra gii operai parte pure è organizzata, onde lo sfruttamento è a danno dei consumatori sì ma anche dei produttori ed operai non organizzati.