PiliMI PRINCIPI DI ECONOMIA SOCIALE
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emigrano per diffidenza, per mancanza di impieghi proficui, è grave danno per la nazione.
E indubitato che i risparmi sovrabbondanti emigrando compiono una vera missione di progresso nel mondo.
§ 2
Dell' equilibrio economico.
Come fenomeno nazionale è una conseguenza, come vedremo, dell' attuazione della legge delle proporzioni definite.
Come fenomeno aziendale è il risultato finale della gestione nel senso che le spese hanno uguagliato le entrate, o queste hanno superato quelle, ma ciò rappresenta un vero equilibrio solo per le aziende di erogazione. In quelle procacciatrici l'equilibrio fra spese ed entrate significa mancanza di un provento e però significa che è venuto meno il fine pel quale la gestione si era effettuata.
L'equilibrio economico nazionale, in certi casi, èia conseguenza di quello aziendale.
Infatti una nazione è equilibrata economicamente se la gran maggioranza delle aziende è costituita da aziende progressive od almeno non in disavanzo. Ma è anche vero che la disorganizzazione sociale politica è causa dell' esquilibrio della gran massa delle aziende private.
Lo Stato come organo di difesa contro i nemici interni ed esterni, che tentano turbare quest'ordine, è il primo fattore dell' equilibrio economico.
Lo Stato in fondo è il perno dell' ingranaggio sociale, ogni ruota compie la sua funzione finché lo Stato compie la sua; se si arresta o si guasta l'ingranaggio dello Stato tutti gli altri ingranaggi sono scossi, ed i più si arrestano.
Esempio la Russia dopo la rivoluzione bolscevica.
Non bisogna confondere 1' equilibrio nazionale colla Nazione che basta a sè stessa. Si dice che basta a sè stessa una nazione quando le dodici strutture sociali sono qualitativamente e quantitativamente l'una bastante alle altre ; quando l'agricoltura produce il necessario e di buona qualità, e così si dica delle manifatture, dei mezzi di trasporto etc.