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Trattato di Economia Sociale

Alberto Zorli
Fratelli Bocca Editori Torino, 1924, pagine 772

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   PiliMI PRINCIPI DI ECONOMIA SOCIALE
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   2 - Compito dell' imprenditore — Compito dell' imprenditore è soddisfare alla domanda altrui di servizi o prodotti. Egli può soddisfarla provocando la formazione di prodotti o r estrinsecazione di servizi, ma anche può soddisfarla occupando beni esistenti in natura (miniere, cave, acque per la pesca, foreste per la caccia), trasformando beni mobili in altri mobili (manifatture), e mobili in fissi (costruzioni), avvicinando beni ai consumatori (trasporto), compiendo direttamente servizi corporali ed incorporali con o senza strumenti (medici, avvocati).
   Non bisogna quindi credere che siano tali le sole aziende dette produttive dalle vecchie scuole, ossia quelle che hanno per fine dei prodotti materiati.
   Il commercio di rivendita impiega capitali fìssi e circolanti, per avere il reddito netto, come le suddette aziende, solo che le prime trasformano, le seconde avvicinano.
   In America c' è sempre terra libera: posso andare là e investire in essa i miei risparmi, ma posso immobilizzarli in altro modo, coli' impiantare un macchinario, fabbricare una casa. Questi sono investimenti in capitali fissi. Ma posso anche acquistare grano, farina e dedicarmi alla rivendita di-beni mobili.
   L'imprenditore di uno spettacolo teatrale coordina servizi personali. Il banchiere coordina i risparmi e s'incarica di trovare chi li impiega. Ma tutto ciò sotto lo stimolo del lucro. Anche il capo famiglia che alleva dei figli produce, ma non a scopo di lucro, non per speculazione.
   E dunque ben distante il concetto nostro di speculazione, che forma una categoria di fenomeni, da quello di produzione che è fenomeno generale.
   3 - Impresa non è solo queir azienda che coordina i compiti di altre, ma anche quella che assume il compito di una sola — Basta il fatto che un' azienda di speculazione semplice mandi per proprio conto e non affitti la sua potenzialità, perchè divenga azienda di speculazione complessa. La personalità del capo azienda, che assume così due aspetti, resta ben distinta in entrambi idealmente, non solo, ma anche contabilmente.
   Chi affitta, per così dire, a sè stesso la propria potenzialità, se il reddito netto risulta inferiore al fitto che avrebbe potuto prendere, si ricrederà e cambierà strada.