PiliMI PRINCIPI DI ECONOMIA SOCIALE
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Abbiamo inoltre detto che i beni ottenuti collo scambio ed in altri modi, potranno avere due destinazioni, o la trasformazione in altre potenzialità (costo), od avviati ad un consumo definitivo.
Non si può chiamare consumo definitivo quello che trasforma i beni e servizi in potenzialità umane o materiali, sebbene infruttifere ; giacché dette potenzialità, finché restano in essere, sono sempre potenzialità ed in esse si trasforma il consumo. — Definitivo è il consumo quando di esso scompare ogni traccia (distruzioni per incendi, terremoti, alluvioni, grandinate, frane, e per riguardo alle potenzialità umane : la morte, l'inabilità assoluta, definitiva). Il consumo improduttivo, come il lusso, essendo aspetti speciali del consumo, entra nelle categorie; infatti è solo una classe di conviventi che può consumare con lusso; ed il consumo, che non lascia traccie di sè, potremo osservarlo, come fenomeno eccezionale, delle varie strutture.
È inoltre consumo definitivo quello che accompagna e segue una guerra sfortunata. Mentre una guerra vittoriosa può essere feconda di vantaggi materiali e morali pel popolo vincitore.
A pag. 107 e 108 abbiamo parlato, in linea generale, del consumo e del lusso. E consumo improduttivo anche lo spreco, ma spreco è per di più consumo anti-economico, soverchio cioè in rapporto al fine che si vuol raggiungere.
2 - Del consumo improduttivo e del lusso nelle categorie economiche — Nella struttura territoriale spreco, come si disse, è gettar concime più del necessario. E lusso il mantenere, per parte di proprietari facoltosi, ville suntuose in campagna. Il vivere in campagna è uno svago, spesso suggerito dall' igiene ; soddisfare a tale piacere è logico ed umano, e si può soddisfarlo con raffinatezza, raggiungendo il fine col minimo mezzo, in tal caso è far del lusso sì, ma non dello spreco.
Nell'industria manifattrice e commerciale abbiamo classi di produttori e commercianti che si dedicano eslusivamente a produrre e rivendere generi di lusso e quindi nei loro magazzeni e negozi la stessa nota li distingue, oltre i prezzi elevati ; mentre la stessa merce, non di rado, è pure venduta in locali modesti, nei quali sovente i guadagni sono più rilevanti,
li — A. Zorli, Trattato di Economia Sociale