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Trattato di Economia Sociale

Alberto Zorli
Fratelli Bocca Editori Torino, 1924, pagine 772

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   PiliMI PRINCIPI DI ECONOMIA SOCIALE
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   Prima della guerra V Inghilterra aveva oltre 80 miliardi di crediti all' estero, dai quali percepiva oltre quattro miliardi d'interessi ; questi r estero pagava con merci e che figuravano quindi come importazione non pagata con merci esportate.
   Quando una nazione non ha credito all' estero ed in essa le importazioni superano le esportazioni è segno che s'indebita coli' estero. Però nel caso di Nazioni che hanno una emigrazione feconda, le tratte degli emigranti possono compensare le maggiori importazioni; come pure possono compensarle le spese dei viaggiatori esteri che sostano nella Nazione indebitata, ed anche gli acquisti d'immobili e di mobili (oggetti d'arte) fatti dagli stranieri.
   6 - II fenomeno del cambio — Il cambio è il commercio di cambiali estere. Quando questi titoli son ricercati costan molto e si dice che il cambio è alto, se poco che è basso, però non può salire oltre il punto d'oro, ossia oltre la spesa per spedire questo all' estero. Il cambio prende nome di arbitraggio quando il banchiere che fa commercio di cambiali, le ricerca all'estero e nelle piazze nelle quali costan meno. Cosi accade che una cambiale Inglese tratta sulla Svizzera possa passare in Italia e servire ai nostri commercianti per pagare debiti loro coli' Inghilterra. In questo modo avvengono le compensazioni e la Nazione che abbonda di cambiali d' altra Nazione, le cede a quella che ne è deficiente.
   Non bisogna però confondere il cambio conseguente al commercio delle cambiali con quello conseguente al corso forzoso dei biglietti di banca. Causa il corso forzoso i biglietti di banca, non essendo dagli Istituti di emissione cambiati a vista in oro, e pel fatto che la carta moneta emessa supera il bisogno della circolazione, la carta perde di valore e per avere 100 lire di oro bisogna sborsare pel cambio, come oggi accade in Italia, L. 500 di carta. Ma tale cambio non si deve confondere coli' altro su esposto il quale, se esso pure è sfavorevole, non fa che elevare il tasso del cambio dell' oro colla carta.