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Trattato di Economia Sociale

Alberto Zorli
Fratelli Bocca Editori Torino, 1924, pagine 772

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   PiliMI PRINCIPI DI ECONOMIA SOCIALE
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   dice, non basata sui fatti. Ma dimostrata l'esistenza dei fenomeni detti sopranaturali e delle profezie, anche lo studio del mondo, trascendentale ha diritto d'essere chiamato studio scientifico.
   La divisione dei compiti, nelle quattro categorie di fenomeni su esposte, è vastissima e ci limiteremo solo a dire che la Sociologia si basa sulle Scienze giuridiche, morali ed economiche ; ognuna delle quali alla sua volta si fonda su altre discipline fra le quali è diviso il campo di studio dei fatti.
   4 - U arte mira a rilevare le bellezze naturali, ed a crearne di nuove (fantastiche) capaci di soddisfare la vista, (pittura e scultura) e 1' udito, (musica e drammatica).
   In ciascuna branca si hanno altre divisioni di compiti. La musica, ad esempio, è sacra e profana, questa è musica lirica, drammatica, melodrammatica, e da sala.
   Non bisogna confondere 1' arte colle imprese per lo svago (intrattenimento). Gli artisti possono affittare 1' opera loro agli imprenditori, ma l'azienda semplice degli artisti va ben distinta da quella degli impressari per intrattenimenti e svaghi.
   5 - U assistenza è mutua, gratuita e compensata ; e questa è già una prima divisione di compiti.
   a) Ly assistenza mutua ha compiti vasti e svariati. La mutualità mira, con non lievi e continui sacrifizi pecuniari dei membri d'una classe e sottoclasse sociale, a venire in soccorso a quel membro o socio che si trova in disgrazia ; ma può mirare anche a risparmiare delle spese, o ad ottenere un provento, eliminando gli speculatori, ed allora 1' assistenza mutua prende nome di cooperazione.
   Sono note le società di mutuo soccorso contro le malattie e la disoccupazione fra operai ; società generali di classe e speciali per ogni arte. Vengono poi le società mutue di assicurazione contro gli infortuni, contro i danni dell' incendio, della grandine, della mortalità del bestiame, e le mutue vita.
   b) La cooperazione è, dagli specialisti della materia, considerata 1' embrione della società futura, colla divisa: uno per tutti e tutti per uno. Le cooperative si sono ripartite il lavoro e così abbiamo cooperativa di produzione, di consumo, di credito. Quelle di produzione si distinguono in rurali, di costruzione, etc. Tutte si prefiggono di eliminare lo speculatore che appro-