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LIBRO PRIMO
mentale. È biasimevole se si tratta non eli bisogni ma di passioni. Ma è inevitabile che chi ha redditi ampi li usi, e se li usa nel modo su detto non è uso biasimevole.
Mentre il lusso è fatale, in quanto i più cercano di arricchire per fare del lusso. Vietandolo sarebbe tolta una molla della attività umana.
« Il lusso, dice il Cossa, che citiamo perchè è quello fra i nostri economisti che meglio ha sintetizzato il pensiero dei classici, cioè il consumo di cose costose e in pari tempo superflue, se è moderato raffina il gusto, e promuove, se non la ricchezza il benessere. Se è eccessivo e in ispecie se si rivolge a cose frivole, o fisicamente e moralmente nocive, esso è un sintomo dell' egoismo, della vanità dei ricchi, si propaga per imitazione e per invidia nelle classi meno agiate, diminuisce il capitale e quindi il lavoro, prepara la decadenza morale ed economica delle nazioni». Noi modifichiamo così i concetti del Cossa: il lusso quando è soddisfazione raffinata di bisogni è giustificato, ma non è giustificato dalla scienza il super-consumo, sia pure raffinato ed il consumo per le passioni, per i pervertimenti ossia per motivi immorali.
Inoltre sono biasimevoli i consumi determinati dalla vanità, dall' orgoglio, tanto dell' individuo che delle .collettività.
Capo VII. — Del Provento e del Consuntivo.
1 - Del Provento — Tutte le aziende debbono avere un provento, altrimenti, non potrebbero spendere e cioè non esisterebbero, la vita aziendale essendo costituita dall' entrata e dall' uscita.
Il Provento quale fenomeno generale esiste, ripeto, in tutte le aziende ma prende, come vedremo, aspetti diversi nelle varie categorie.
Il provento può essere lordo e netto, lordo se comprende il costo, netto se depurato da spese.
Notiamo che la spesa suppone sempre lo scambio, mentre il consumo può avvenire senza esser preceduto dallo scambio.