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Storia sacra illustrata

Secondo Carpano
S.E.I., 1929, pagine 183

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   nS —
   un flagello con cordicelle là trovate e scacciò con esso dal Tempio i sacrileghi mercanti, dicendo: « Sta scritto: — La mia casa è casa di orazione — e voi l'avete fatta spelonca di ladri».
   Abbi sempre gran riapatto per la Chiesa : essa è oasa di Dio o luogo di preghiera.
   Terminate le feste di Pasqua, Gesù si partì da Gerusalemme alla volta della Galilea e venne a passare attraverso il paese dei Samaritani. Stanco dal viaggio si era fermato
   a riposarsi vicino alla città di Sichem, presso il pozzo di Giacobbe. Gli Apostoli erano andati a far provviste di vivande ; ed ecco venire al pozzo, per attingere acqua, una donna di Samaria.
   I Samaritani odiavano i Giudei e non davan loro neppur il saluto. Ma Gesù, che era venuto a portar la pace, la salutò per il primo, dicendole: « Dammi da bere ».
   La Samaritana gli rispose : « E come mai voi che siete Giudeo chiedete da bere a me che sono Samaritana ? »
   E Gesù : « Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti dice : —- Dammi da bere — tu ne avresti forse chiesto a Lui, ed Egli ti avrebbe dato d'un'acqua viva ».
   La Samaritana non comprendeva il linguaggio del Salvatore; e Gesù continuò: « Chi beve dell'acqua che darò io non avrà piti sete in eterno ». E le andò svelando nei più
   4°
   Gesù e la Samaritana.