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a batterle contro i piedi, e sull'istante la statua rovinò. Nel tempo stesso, la piccola pietra divenne una gran montagna che riempì tutta la terra ».
Il sogno era quale il re l'aveva fatto.
E Daniele continuò: «Ecco ora, o re, la spiegazione : Tu sei, o gran principe, la testa d'oro della statua, perchè Dio ti ha dato l'impero, la forza e la gloria. Dopo di te sorgerà un altro regno minore del tuo, raffigurato nell'argento ; poi un altro di bronzo che dominerà tutta la terra. Infine sorgerà un quarto regno, che, come ferro, spezzerà e stritolerà tutto. I piedi parte di ferro e parte di argilla, significano che quest'ultimo regno verrà diviso. — Allora il Dio del Cielo susciterà un altro regno, che distruggerà il precedente, crescerà a poco a poco fino ad assorbire tutti i regni della terra, e durerà in eterno ».
Nabucodònosor, vedendo che Dio parlava per bocca di Daniele, « Il vostro Dio » gli disse « è il Dio degli dei e il Signore dei Re » ; e colmò Daniele di onori, costituendolo principe delle province di Babilonia e primo fra i sapienti del suo regno.
I quattro regni sono gli Imperi degli Assiri, dei Perai, dei Qreoi • dal Romani; e il regno figurato nella plocola pietra è la Ohiosa di Gesù Orlato.
4°
I tre fanciulli nella fornace ardente.
Nabucodònosor, inebbriato della sua potenza e della sua gloria, si fece innalzare una statua d'oro e, radunati i principi del regno e gran moltitudine di popolo nelle pianure di Dura, diede ordine che tutti, al segnale dato dalle musiche, cadessero a terra e la adorassero.
Tutti prestarono il vile omaggio di adorazione.
Ma i tre compagni di Daniele, Anania, Mizaele e Azaria, si rifiutarono di tributare a una creatura l'omaggio di adorazione dovuto a Dio solo, e, soli fra tutti, restarono coraggiosamente ritti in piedi.
Sdegnato, Nabucodònosor li fece gettare, legati mani e piedi, in una fornace ardente fatta accendere sette volte più del consueto. Le fiamme si avventarono contro coloro che