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Daniele alla corte di Nabucodònosor.
I Giudei compresero che le loro prove erano il giusto castigo dei loro peccati, si umiliarono sotto la mano di Dio e presero a servirlo con più fedeltà.
Dio, dal canto suo, suscitò profeti a consolarli e ravvivar le loro speranze. Vari personaggi Ebrei ottennero ben presto onori e privilegi dai re di Caldea, e alcuni giunsero a occupare anche cariche distinte alla corte reale. Il principale di essi fu Daniele.
Discendente da una delle più distinte famiglie ebree, Daniele piacque al re per il suo bell'aspetto e per le rari ed eccellenti doti dell'animo suo. Venne perciò chiamato a corte per venirvi allevato con altri tre fanciulli ebrei, anch'essi di animo nobile e generoso: Anania, Mizaele e Azaria.
I quattro giovani, anche in mezzo ai pericoli di una corte idolatra, seppero conservar puro e incontaminato il loro cuore, nè mai cessarono di adorare il vero Dio e camminare nelle sue vie.
Iddio perciò li benedisse, dando loro una sapienza meravigliosa, e comunicando a Daniele l'intelligenza delle visioni e dei sogni
Non lasoiarti sedurrò dal oattivi esempi del tristi, enohe quando ti toccasi <2i
dover oonvivere con loro.
3'
Sogno di Nabucodònosor.
Nabucodònosor, il re di Babilonia, una notte aveva avuto un sogno che egli più non ricordava, ma che gli aveva lasciato nell'animo un grande spavento.
Invano consultò i sapienti del regno : nessuno gli sapeva ripetere il sogno fatto.
Daniele, illuminato da Dio si presentò dal re e gli disse : « Tu hai visto, o gran re, una statua d'una altezza straordinaria; essa aveva la testa d'oro, il petto e le braccia d'argento, il ventre di bronzo, le gambe di ferro, e i piedi parte di ferro e parte di argilla. Tu la contemplavi, e una piccola pietra, staccatasi da se medesima dalla montagna vicina, venne