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lunatamente perfetto per ogni riguardo. Lord Rosse gittò, poco appresso e nell'istesso modo, un altro specchio di quattro tonnellate, il quale fu piallato e pulito con la suddetta macchina senza verun inconveniente. Finalmente, nell'ottobre del 1844, il tubo enorme del telescopio lungo circa 50 piedi (circa 15 metri) e del diametro di 8 piedi (quasi 2 metri e mezzo), fu ultimato, e narrasi che il diacono d'Ely lo percorse tutto con un parapioggia aperto. Esso fu poi rizzato e collocato fra due alti pilastri ove viene alzato a varie altezze mediante una robusta catena ed un macchinismo non meno originale ed ingegnoso dello stesso telescopio. Si accede al telescopio gigantesco mediante scale e gallerie che s'alzano anch'esse ad altezze graduate.
Il celebre scienziato sir Davide Brewster il quale, nella sua qualità di editore del Giornale scientìfico di Edinborgo, fu il primo a render noti al mondo i lavori di lord Rosse, cosi si esprime in uno squarcio eloquente : « Nel mattino abbiamo esaminato più volte e sempre con nuovo piacere il tubo mistico, e la notte abbiamo contemplato col suo architetto le maraviglie ch'esso dischiude: — i satelliti, le zone e gli anelli di Saturno; l'antico £ il nuovo anello che si avanza con la sua cresta d'acqua nel corpo del pianeta; le roccie, le montagne, le valli e i vulcani estinti della luna; Venere col suo profilo montagnoso; i sistemi delle stelle doppie e triplici; le nebulose e i gruppi stellari d'ogni varietà di forma e quelle spirali formazioni nebulari che sfuggono all'umana intelligenza, costituiscono il maggior trionfo della moderna scoperta ». Anche l'astronomo reale inglese, il celebre Airy, allude all'impressione prodotta dalla luce enorme del telescopio di Rosse, parte per le modificazioni nell'apparenza delle nebulose, parte pel gran numero di stello