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moso per le sue osservazioni e scoperte astronomiche. Il nome di quel villaggio non perirà, scrisse Arago, la scienza lo trasmetterà religiosamente alla più rda posterità ».
Carolina Lucrezia Herschel si trasferì in Inghilterra >n cos'i tosto il fratel suo fu nominato astronomo spelle del re ed ottenne il posto di astronomo assistente n mediocre stipendio. Da quel momento ella si eonerò intieramente al servizio del fratello, lieta di con-buire notte e di alla sua riputazione scientifica ere-ente rapidamente. Ella vegliava con lui sulla specola, aiutava no' suoi calcoli, faceva tre o quattro copie tutte le osservazioni in registri separati, le coordi-va, le classificava, le analizzava. Inoltre l'astro-mia va debitrice a questa donna della scoperta di lune comete.
Avendo riconosciuto che, esercitando l'occhio gratamente, lo si rende assai più sensibile all'impresine di una debole luce, Herschel riuscì ad ingrossare immagini degli oggetti molto oltre i limiti a cui tnsi arrestati gli altri osservatori. Volendo ingran-•e la potenza ottica dogli strumenti astronomici, co-uì un telescopio di straordinarie e non più vedute nensioni. Bisogna farsi l'idea di un tubo di ferro igo 12 metri, e con un diametro di m. 1,2, so-ìso ad un congegnamcnto di travi inclinate e mosso parecchie macchine in tutti i sensi. Il sistemammo è mobile intorno ad un asse verticale e descrive x circonferenza di un diametro uguale alla lunghezza lo strumento. Nel tubo introducesi uno specchio tallico tersissimo del peso di circa 740 chilogrammi, piale, quando lo strumento è rivolto verso il cielo, ette l'immagine lucente degli astri, donde il nomo telescopio riflessore. L'osservatore stesso è traspor-
17. — STRAFFOBEtlO,