Stai consultando: 'Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni ', Gustavo Strafforello

   

Pagina (253/325)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (253/325)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   - 253 —
   e dell'Atlantico e le sue opere su questo soggetto saranno sempre consultate con frutto. Un modello per la coltura delle ostriche si può vedere nel lago di Fu-saro in quel di Napoli ove questi molluschi, datteri di mare ecc. allevansicon molto successo e dove tutte quasi le innumerevoli uova di pesce si sviluppano senza perdite. Il compianto De Filippi fece trasportare quantità ragguardevoli di uova fecondate nei laghi di Avigliana, di Como e in altri siti. L'illustre ittiologo francese, Valenciennes, riuscì a trasportare e a far vivere nelle acque della Francia i pesci più stimati dei paesi stranieri. Nel 1853 fu creato, coll'aiuto del governo, un vasto stabilimento di piscicoltura ad Hu-ninga, il quale diede ottimi risultati. Molti milioni d'uova di trote e salmoni di diverse specie e altri pesci vengono ogni anno distribuiti di là gratuitamente nelle varie contrade per ripopolare i fiumi ed i laghi impoveriti di pesci.
   Fra i vari metodi praticati per la riproduzione artificiale dei pesci citerò il più usitato, rimandando il lettore che desiderasse più minuti particolari all'opera del suddetto Coste intitolata: Istruzioni pratiche sulla piscicoltura. La prima operazione consiste nel riunire in un vivaio i pesci dei duo sessi de' quali vuoisi tentare la fecondazione artificiale in modo da poterli prendere facilmente e da poter conoscere il tempo in cui le uova sieno arrivate al loro compiuto sviluppo e già sbarazzate dalle capsule dell'ovario. Conviene inoltre avere un vaso piuttosto basso a fondo piatto, e- colla bocca larga al paro del fondo; in esso versasi una certa quantità d'acqua affinchè le uova che deggiono esservi immerse non si agglomerino, ma possano, per quanto è fattibile, venire equabilmente distribuite.
   Ciò fatto, pigliasi con la mano destra la femmina