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e le piraterie. Un pezzo di carta stampata s'inumidisce con un acido diluito e calcasi sur una lastra di zinco; la parte stampata rimane impressa sullo zinco mentre l'acido lo corrode in tutte le altre sue parti; e formasi cosi una superficie irregolare dalla quale si può ricavare una stampa simile all'originale. V'è la Fotografia della quale ho discorso particolarmente più addietro, con la sua numerosa progenie: Talbotipia, Jlillotipia, Eliografia, Calìografia, Crisotipia, Cromotipia, Amsitipia, Cìanotipia, Ferrotipia, ecc. V'è la Galvanografia, nella quale un artista dipinge un disegno sopra una lastra di rame inargentato, ricava da essa un elettrotipo e stampa da questo elettrotipo. V'è la Gahanoglisia, in cui il disegno è inciso sulla superficie verniciata di una lastra di zinco; appresso, applicasi in varii strati un inchiostro particolare che aderisce a tutte le parti eccetto alle linee incise, e ricavasi un elettrotipo dalla superficie irregolare prodotta. V'è la Chi-micotipia, nella quale un disegno inciso sopra una lastra di zinco inverniciata è roso con acquaforte, ed ottiensi una lastra per stampare con un metodo speciale di applicare uno strato di metallo fuso. V'è la Autotipografia, in cui il disegno fatto sopra un foglio di gelatina trasferiseesi, mediante la pressione, sopra una lastra di metallo dolce. V'è finalmente la stampa coli'Elettro-ceppo in cui ottengonsi impressioni da un ceppo di legno inciso su strati sottili d'india-rubber o eautciu e trasportatisi poi sulla pietra o sullo zinco mediante la pressione.
Molto tempo e molto danaro furono consumati in tutte queste e simigliami novità; ma gli editori di libri e periodici illustrati (tanto in voga a' dì nostri) non le adottarono che col calzare di piombo.
Or fa appena ventiquattr'anni. certo Palmer, inglese,