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alle lastre di rame, essendoché lo spessore ed il volume delle pietre rendesse malagevole il loro uso ». Ma un caso di lieve momento lo trasse improvvisamente alla scoperta di un'arte nuova.
« Io aveva finito appunto, continua egli, di pulire nel piccolo mio laboratorio una lastra di pietra su cui io disegnava continuare i miei esercizi di scrittura a ritroso, quando entrò mia madre pregandomi di scriverle la lista del bucato per la lavandaia che stava aspettando. Io non avevo alla mano nemmeno un pezzetto di carta, avendola consumata tutta quanta in far prove d'impressioni dalle pietre; e nel calamaio non aveva nemmeno ima goccia d'inchiostro. La faccenda non ammettendo dilazione e non vi avendo alcuno in casa per mandare a comprar carta ed inchiostro, io scrissi la lista del bucato con la composizione di cera, sapone e nero fumo sulla pietra che avevo finito appunto di pulire per copiarla poi a bell'agio >. Era naturale che Senefelder applicasse poi acquaforte ed acqua in via di esperimento alla pietra, nella speranza ch'esse renderebbero lo scritto di un rilievo sufficiente per istamparlo. Venuta l'idea, divenne facile l'esperimento. Esso riuscì e di tal modo fu scoperta una specie di disegno e di scrittura litografica.
Il segreto era di gran valore, ma Senefelder ora troppo povero da poter ritrarne vantaggio. Non cono» scendo mezzo migliore di ottoner danaro per poter proseguire i proprii disegni, egli si arruolò come cambio per un suo conoscente, il quale gli promise una somma di duecento fiorini; ma quando giunse con le altre recluto ad Ingolstadt, si trovò ch'egli noil era nativo della Baviera e fu perciò licenziato. In Ingolstadt trovò un editore di musica, il quale gli permise di applicare la sua invenzione a stampar musica