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microscopica riproducono con fedeltà maravigliosa i più minuti particolari.
Un'altra recente invenzione consimile è la fotoincisione del colonnello Àvet, riconosciuta di somma utilità per la riproduzione delle carte topografiche e dei piani, comecché non guari applicabile per le vedute, i ritratti, le copie di quadri e di oggetti di molto rilievo. Più recente e più rilevante è l'invenzione di Woodburg di Londra denominata fotoglittica, per mezzo della quale riproduconsi immediatamente opere d'arte, sopratutto di scultura, le quali per esser monocrome (d'un sol colore) non vanno soggette ad alcuna alterazione di colore e di tinta.
Primo requisito della fotoglittica è l'esecuzione di un buon negativo fotografico. Da questo, mediante apparati ed ingredienti nei quali sta il segreto dell'inventore Woodburg, la fotoglittica deduce una prova positiva sopra uno strato gelatinoso sottilissimo che, indurito, diviene al contatto simile a pelle esterna di cipolla. Questa pellicola lucida e trasparente presenta l'immagine ricevuta dal negativo ma non sopra superficie uguale e piana, bensì in bassorilievo, aspris-sima e come raggrinzita nelle maggiori ombre, e liscia nelle luci, modificandosi con tutti i passaggi impercettibili delle mille gradazioni dì chiaro-oscuro con una nettezza inconcepibile ed una precisione matematica.
Questa membrana, che crederebbesi fragilissima a prima vista, sottoposta ad una pressione straordinaria di un torchio apposito nel quale viene sovrapposta ad una lastra di metallo di lega identica a quella dei caratteri di stampa, ha la proprietà d'incidervi sopra tutta l'immagine colla profondità dell'acquaforte ed anche maggiore in mcn d'un minuto. Questa finissima