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Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   tenendo ciascuno di essi un profilo dell'oggetto) se eol-l'estremità d'un'asta andrem percorrendo i contorni di ciascuno di questi profili, coll'altra ne potremo disegnare sopra fogli di carta altrettanti uguali a quelli dell'oggetto : ciò è facile a capire. Ebbene supponiamo il problema inverso, vale a diro, si abbiano questi profili in fogli di carta e, se trattisi di trasportarli sopra una massa di creta, la cosa sarà effettuabile nella medesima maniera.
   Però in tutte le industrie l'esercizio pratico è irto di altre difficoltà non meno ardue di quelle superato nel loro concetto. Anche la fotoscultura ha le sue, e vuoisi qui accennare in qual modo furono superate.
   La prima difficoltà consisteva in ciò che le 24 immagini ottenute mediante la fotografia avendo la grandezza ordioOTia di un ritratto, non sarebbersi potute ottenere, seguitando i loro contorni, che piccole statuette; a ciò si è posto riparo con un ripiego assai semplice, dacché le prove fotografiche s'ingrandiscono a piacimento per mezzo di una lanterna magica.
   Un'altra difficoltà era quella di far sì che una bacchetta seguitasse esattamente, da una parte, le linee di ciascun ritratto, e dall'altra, scavasse nella creta una immagine corrispondente. Ecco in qual modo fu raggiunto codesto intento. Presso la tela ove la lanterna magica dipinge successivamente i profili del modello si sospende un grosso pantografo (strumento che serve a copiare meccanicamente qualunque disegno) il quale, mentre coll'una punta percorre le linee del ritratto, coll'altra opportunamente situata, va scavando nella creta da modellarsi un contorno simile al primo; e dacché la creta è collocata sur un piedestallo il quale gira sopra se stesso e porta nella circonferenza 24 divisioni quanti sono i ritratti, l'operatore, dopo avervi