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lori della natura. Il più volte citato Hunt produsse immagini colorate e non meramente impressioni dei raggi dello spettro, ma copie nella camera oscura di oggetti colorati. I risultati più notevoli furono però ottenuti da Edmondo Becquerel e Niepce St.-Victor, l'ultimo dei quali riuscì, dicesi, ad ottenere tutti i colori di una pittura con un bagno composto di de%-toclorido di rame. Ultimamente il signor Ducos de Hauron pubblicava a Parigi un nuovo metodo fotografico per la riproduzione dei colori, il quale per la sua originalità merita di esser qui registrato. Questo metodo è fondato sul fatto citò si possono ottenere tutti quanti i colori con mescolanze opportune di tre soltanto, vale a dire: il rosso, il giallo e il turchino. Ducos adopera la gelatina e il bicromato di potassa e ricava tre fotografie distinte, copiando uno stesso oggetto attraverso un vetro colorato, prima in rosso, poi in giallo e da ultimo in turchino. Le gelatine sulle quali ottiene le fotografie parziali sono colorate anche esse dei tre suddetti colori rispettivamente. È evidente che, sopraponendo poi queste tre fotografìe trasparenti, rossa, gialla e turchina, ne risulteranno tutte le mescolanze dei colori quali sono naturalmente nell'oggetto copiato. Questo metodo (che è per vero assai complicato) ha per .altro l'inconveniente che richiede un tempo lunghissimo di esposizione nella camera oscura (rimanendo la luce affievolita in sommo grado, attraversando i vetri colorati) ed è quindi inapplicabile alla fotografìa degli esseri animati. Checché ne. sia, è fuor di dubbio che, tosto o tardi, la fotografìa compirà anche quest'ultima conquista, di riprodurre e fissare anche i colori e quel giorno sarà fatale alla pittura a mano.
Io non potrei chiuder meglio questo paragrafo già troppo lungo che recando il seguente magnifico elogio
15. — STnU'fok£LI.O.