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I primi saggi per trovare il metodo preservativo non sortirono buon effetto, ma ben presto Talbot ebbe la fortuna di scoprirò due mezzi diversi per arrivare a questo risultato. Il cambiamento chimico, chiamato dall'autore metodo preservativo, ò assai più efficace di quel che si sarebbe creduto, dappoiché, la carta ch'era dapprima tanto sensibile alla luce, vieno sottratta per siffatta guisa all'azione- di essa che vennero presentati alla Sooietà reale di Londra alcuni saggi rimasti intieramente bianchi, anche dopo essere stati esposti per un'ora ai raggi di un sole cocente.
Una lettera scritta da Talbot a Christie, e lotta alla suddetta Società di Londra il 21 febbraio 1839, palesò i metodi di Talbot per preparare la carta e fissare sopra di essa i disegni in modo permanente. Da principio Talbot chiamò il suo metodo Disegno fotogenico, indi Calotipo, che i suoi amici cambiarono il Talbotipù, come da Daguerre erasi fatto Daguerrotipo. Secondo gli scrittori inglesi, Talbot inviò il suo metodo alla Società Reale di Londra nel mese stesso (gennaio 1839) in cui la scoperta di Daguerre fu fatta di pubblica ragione.
II Talbotipo, o metodo fotografico di Talbot, ricevette varii perfezionamenti da Ilerschel, Cundell, Bingham, Channing, Le Gray, Martin, Miiller, Stewart, Hunt, Fvfe, Furlong, Blanquart, Everard, Collen, Ryan, Woods, Home, Saguer, Flacheron ed altri; ma i perfezionamenti più importanti furono fatti da Niepee St.-Victor e da Scott Archer, il primo dei quali sostituì l'albumina, ed il secondo il collodio alla carta. U mètodo coll'albumina può adoperarsi soltanto nella riproduzione delle statue e dei paesaggi, e con esso furono fatte fotografie più grandi ed artistiche, che con ogni altro metodo. Il signor Scott Àrclier rivelò generosamente al