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Pozzi artesiani.
Questi pozzi, che addimandansi anche trivellati e modenesi, differenziansi dai pozzi ordinarii pel minor diametro e per la grande profondità a cui possono arrivare, profondità che oltrepassa, non di rado, i 600 metri e può raggiungere i 1000 e più. Essi hanno inoltre la proprietà singolare di far risalire le loro acque non solamente fino alla superficie del suolo, ma soventi volte a maggiori altezze, producendo per tal modo getti poderosi dei quali si trae vantaggio per l'agricoltura, per le industrie, per gli usi domestici e tal fiata anche come forza motrice.
I pozzi artesiani risalgono a tempi remotissimi, essendo che si praticassero nella Cina, nella Stiria, in Egitto, ecc., e quindi nell'Àrtois in Francia, donde il loro nome di artesiani, e nel Modenese, donde l'altro lor nome di modenesi. Ma essi non divennero celebri che nel secol nostro dopo l'escavazione dei famosi di Grenelleedi Passy. Quest'ultimo andò soggetto a molte peripezie che meritano di esser qui registrate.
II 23 dicembre del 1853, fu decretata la trivellazione del pozzo di Passy, presso Parigi, nell'interno delle fortificazioni presso il Bois de Bovlogne, sotto la direzione dell'abilissimo ingegnere inglese Kind. Il 31 marzo del 1857 il perforamento era già arrivato alla profondità di 528 metri, ed era imminente la scoperta dell'acqua, quando si ruppe improvvisamente il tubo di lamierone che sosteneva le argille a circa 30 metri di profondità. Questa disgrazia prolungò di circa tre anni l'operazione,