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suno ottenne il premio. Il francobollo con la testa della regina Vittoria, in uso di presente in Inghilterra, fa quello che ottenne la palma da ultimo e fu inventato dagli ufficiali postali. Esso era però da principio disaggradevole allo sguardo per essere stampato con inchiostro nero; in seguito fu fabbricato di color bigio, e per ultimo, in rosso qual si è ora. Le grandi varietà di colore, introdotte di poi per indicare all'occhio i vari valori dei francobolli, son troppo note da esser qui registrate. Per otto lunghi anni si può dire che il popolo inglese godesse di un monopolio compiuto dei francobolli. Sullo scorcio del 1848 i francobolli furono introdotti in Francia, e successivamente in tutte le nazioni incivilite del mondo. Nel 1864 i francobolli furono adottati persino nell'impero ottomano, e, contrariamente al divieto di Maometto, il sultano permise che il suo ritratto fosse impresso sopra di essi.
Semplice ed ovvia qual'ora apparisce, la macchina perforatrice per tagliare i francobolli è una delle invenzioni più importanti nella riforma postale. Quando i francobolli furono primamente introdotti in Inghilterra, in ogni ufficio postale vedovasi un par di forbici pendenti ad una catenella per recidere con quattro tagli accurati i francobolli ; e quante volte grande era la ressa dei richiedenti e le forbici non erano pronte abbastanza, adoperavansi temperini e coltelli, non senza far qualche sfregio alle belle sembianze della regina Vittoria. Una macchina inventata da un Enrico Archer pose fine a questi piccoli inconvenienti. Mediante il metodo assai semplice d'imprimere con questa macchina linee regolari di forellini lungo i contorni dei francobolli, non solamente staccansi facilmente e senza strappi, ma si possono anche ripiegare e conservare uniti nel portafogli per istaccarli quando occorre il bisogno. Per rac-