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Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   sigeno; e siccome non contiene carbonio, non può formare acido carbonico. Essa non abbisogna perciò dell'aiuto dell'atmosfera e può ardere nel vacuo; essa è prodotta per ignizione, mentre le luci suddette sono il risultato della combustione.
   La luce Drummond è utile e conveniente non solo ]>er gli usi domestici, ma ancbe nei fari a cagione della sua intensità e continuità, com'anco perchè fu chiarito che nè il vento nè la pioggia la possono spegnere.
   Il luogotenente Drummond incontrò grandi ed apparentemente insormontabili difficoltà nell'applicazione di questa luce da lui inventata, difficoltà che furono poi rimosse gradatamente mediante successivi perfezionamenti.
   lvil
   Illuminazione a gas.
   L'illuminazione a gas è divenuta cosi universale che è prezzo dell'opera tesserne qui l'istoria e la descrizione compiuta.
   L'esistenza' e l'infiammabilità del gas del earbon fossile erano note fin da due secoli fa in Inghilterra. Nel 1659, Tommaso Shirley attribuì rettamente lo esalazioni dal pozzo ardente Wigon, nella contea di Lanca, ai letti di carbone sottostanti in quella regione; e poco appresso, Clayton, colpito dal ragionamento di Shirley, estrasse gas dal carbon fossile ed espose i risultati dei suoi lavori in una lettera al celebro ftsico Roberto Boyle