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di materiale per produrre la luce è quello che si richiede per ottener vapore nelle macchine e punte di carbone nella lanterna. Un fiammifero accende un po' di carta; questa accende, alla sua volta, coke o carbone; il calore prodotto fa bollir l'acqua; l'acqua bollente si converte in vapore: la pressione di questo vapore mette in moto uno stantufo; lo stantufo mette in moto una ruota volante; la ruota volante fa rotare una serie di calamite; la rotazione delle calamite induce una corrente elettrica attraverso un fil di rame; questa corrente riscalda intensamente due pezzi di carbone al loro punto di separazione; e finalmente il carbone riscaldato emette una luce intensamente brillante e di tal modo noi saliamo da un fiammifero alla luce elettrica mediante una catena ininterrotta di cause e di effetti >.
Faraday proseguiva a riferire più avanti.
« La lampa è un congegno delicato che contiene Ì ^ due carboni fra'quali esiste la luce elettrica e regola il loro assetto, per guisa che; mentre si consumano a poco a poco, non si alteri la sede della luce. I fili elettrici terminano nelle due sbarre di una piccola rotaia sulle quali riposa la lampa. Quando i carboni di una lampa sono quasi consumati, la lampa si rimuove e se ne sostituisce immediatamente un'altra. Le macchine e la lampa hanno compiuto, durante gli ultimi sei mesi, il loro ufficio in un modo pratico e soddisfacente. La luce non si è mai spenta per difetto della macchina, e, quante volte si è spenta nella lanterna, un semplice movimento della mano del guardiano l'ha riaccesa immediatamente. La luce illuminava il Canale non solo ma le coste della Francia con una potenza che supera di gran lunga quella di ogni altra luce fissa e costante».
In seguito a questo rapporto favorevolissimo, un altro faro elettrico fu stabilito al capo Dungeness nel