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Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   minar gli edifizi, le vie e le piazze. Nel 1860 Gassiot comunicò alla Società reale un' ingegnoso ritrovato per gittare una luce brillante in una'camera. Un cannellino sottilissimo di vetro pieno d'acido carbonico è attorto intorno ad una specie di spirale piatta; le due estremità, notabilmente allargate, vengono piegate al-l'ingiro quasi parallele e rinchiuse in una cassettina di legno; fili di platino, connessi ad una spola Ruhm-korff, entrano nelle due estremità ampliate, e quando generasi una corrente, tutta la spirale diviene fulgidamente illuminata.
   Nell'estate del 1861, la luce elettrica fu adoperata per illuminare la corte del Carrousel e la corte del Pa-lais Royal a Parigi. In ambedue queste occasioni furono adoperate macchine elettro-magnetiche, in vece di macchine elettro-galvaniche. In una delle esperienze, le macchine, collocate in una delle camere basse delle Tuilerieè, erano mosse da una macchina a vapore di quattro cavalli. Quando le calamite a ferro di cavallo avevano raggiunto una rivoluzione di sessanta giri al minuto, aprivasi la comunicazione con due fili di rame, ciascuno dei quali lungo trecento metri, e veniva prodotta una luce uguale in intensità a quella di centocinquanta lampe Carcel.
   Nell'altro esperimento, tutta la corte del Palais Royal e i due ingressi della via Saint-Honoré furono illuminati con una luce elettrica uguale a quella del plenilunio. La distanza fra le due punte dei carboni era mantenuta, in ambedue gli esperimenti, da un ingegnoso apparato inventato da Serrin e denominato da lui regolatore automatico. In quest'apparato le due punte dei carboni sono collocate una sopra l'altra ed una ruota ed un pendolo sono combinati in maniera da tenerle sempre ad una distanza uniforme nonostante