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Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Qui pure superiamo l'Austria e la Spagna, e siamo lasciati indietro dalle altre summentovate nazioni essendo in
   Spagna uffici 184 ossia 1 per 88,601 abitanti Austria » 1073 » 32,388 » Germania
   del Nord » 1969 » 15,477 » Francia » 2701 » 14,093 » Svizzera » 394 » 6,371 » Belgio » 410 » 11,802 »
   Dobbiamo qui segnalare una specie di dolorosa antinomia, alla quale i rettori della pubblica cosa dovrebbero cercare di porre riparo- In generale lo svolgimento delle linee telegrafiche segue quello delle linee ferroviarie; talché le regioni nelle quali si aprono in maggior numero le vie di comunicazione e trasporto, sono pur quelle presso le quali vieppiù si moltiplicano i benefici fili. Or bene sarebbe in parte precisamente l'ordine inverso che si dovrebbe seguire, essendo evidente che le contrade meno favorite di viabilità itineraria sono appunto perciò in condizione di apprezzare meglio il bisogno ed il beneficio della rapidissima comunicazione telegrafica. Mentre le Marche e l'Umbria e la Toscana, ricche di ferrovie, hanno rispettivamente un ufficio telegrafico per 19,390 abitanti, la Sicilia non ne ha che 1 per 28,824 anime, e la Sardegna 1 per 30,950 abitanti.
   La ingiustizia sociale a cui alludiamo si fa vieppiù manifesta se guardiamo alla proporzione nella quale, fra le varie grandi regioni italiche, si fa uso del telegrafo dalla popolazione. Uno sguardo sulla seguente tabella mostra come la frequenza dei telegrammi possa essere, fino a certa misura, prodotta, non solamente