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di arrivo, altrettante piccole macchie bmne, mentre che invece Io spazio che corrisponde alla parte cava della lettera rimane bianco, perchè nella stazione di partenza i denti che stanno sopra alla parte vuota sono fuori di comunicazione col metallo dei tipi.
Or ecco com'è disposto il meccanismo: un carrettino portato su quattro piccole ruote metalliche, le -Juali corrono in due scanalature che si trovano sul piano della macchina, può muoversi dalPavanti all'iadietro. Questo carretto porta il dispaccio composto di caratteri comuni da stampa e un regolo di ferro munito di un nastro di carta chimica. Al di sopra del carretto sta un ponte che porta il pettine. Di siffatti carretti ce n'è uno in ciascuna delle due stazioni. Quando essi sono preparati, ogni operatore tocca un bottone e fa cosi scattare le molle che rattengono il carretto, il quale si mette tosto in movimento sulle sue rotaie, trascinato da un peso che agisce sopra di lui mediante una corda. I tre fili conduttori delle tre pile sono posti ai bottoni.
Se nella prima stazione, i caratteri tipografici son posti' a sinistra sul carretto ed il regolo a destra, si osserva nella stazione opposta l'ordine inverso; per guisa che, durante la prima metà della corsa dei carretti, i tipi passano pei primi nella stazione di partenza, mentre in quella d'arrivo passa per la prima la carta, poi, nella seconda metà della corsa, la carta precede i tipi nella prima stazione e nella seconda precedono i tipi. La corsa intera dei carretti dura dodici secondi, durante i quali ciascuna stazione fya mandato un dispaccio e ne ha ricevuto un altro. La eom-[>osizione dei dispacci si fa da giovani operai, i quali impiegano circa un minuto e mezzo per comporre un dispaccio.