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decomposizione dell'azotato di manganese : sotto l'azione della corrente, questo sale si sdoppia, e lascia a nudo l'ossido di manganese, il quale forma sulla carta tratti bruni fortemente risentiti.
Ma la carta chimica, che per Bain era l'elemento principale, non è che accessoria nell'apparecchio del Bonelli, il cui principio fondamentale è di ben altra importanza. Suppongasi un filo telegrafico terminato, a ciascuna delle due stazioni, da una punta di platino. Sotto la punta che rappresenta il polo positivo della pila, facciamo scorrere un nastro di carta, imbevuto di una soluzione di azotato di manganese ed applicato sopra un regolo di ferro argentato comunicante col suolo, nell'atto che sotto l'altra punta, che corrisponde al polo negativo della pila, si svolge un dispaccio preventita-mente composto in caratteri tipografici, egualmente anch'esso in comunicazione col suolo. Fino a tanto che questa punta incontra il rilievo di un carattere di stampa, la corrente passa, ed alla stazione di arrivo, il nitrato di manganese, ridotto dalla corrente, forma sulla eai ta una macchia di bruno colore. Quando la punta che funziona nella stazione di partenza trovasi nella parte cava del carattere tipografico, la corrente è interrotta, e la porzione di carta che svolgesi sotto l'altra punta nella stazione di arrivo, rimane bianca.
Se non che, invece di una sola punta che non basterebbe a riprodurre la forma dei caratteri, Bonelli pose in ogni stazione tre punte, isolate l'una dall'altra, in comunicazione con Irò fili conduttori d'una pila voltaica, e formanti insieme una specie di pettine, i cui denti pongonsi perpendicolarmente sul centro della linea dei caratteri. Quando il pettine è cosi disposto nella stazione di arrivo, quelli fra i suoi denti che incontrano il rilievo dei caratteri da stampa, determinano, alla stazione