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comunicazione elettrica, sottopose a Federigo re di Prussia un metodo che differiva così lievemente da quello che ho descritto, che una relazione di esso sembrerebbe un rifacimento, una copia della lettera di Carlo Marshall.
Il metodo susseguente, quello di Lomond, comparve nel 1787 e consisteva di solo un filo metallico, i segnali essendo indicati dall'attrazione e ripulsione, di pallini di midollo. Arturo Young, che descrive e spiega il modus operandi ne* suoi già sì famosi viaggi, dipinge l'inventore quale un meccanico molto ingegnoso e di fertile inventiva. » La lunghezza del filo non facendo differenza nell'effetto, dice Young, si può corrispondere a qualunque distanza ». Seguirono altri progetti, in alcuni dei quali il principio attivo era quello della scarica della bottiglia di Leida, il primo suggerimento della quale fu fatto fin dal 1767 da un professore di fìsica in Roma di nome Bozolo e non da Cavallo, come fu supposto finora. Tutti questi tentativi però si ponno giustamente considerare come esperimenti, dacchò non fu che nel 1816 che la loro praticabilità per una distanza di otto o dieci miglia fu validamente dimostrata da Ronald di Hammersmith il quale, mediante l'isolamento perfetto, superò sino ad un certo punto le difficoltà che avevano imbarazzato i suoi predecessori. In quel turno però la superiorità dell'elettricità voltaica o dinamica sopra quella di strofinamento o statica per siffatti fini divenne evidente. La prima è regolare, governabile e ritenuta facilmente nel suo legittimo canale, mentre la seconda è incostante e notevole per la sua alta tensione, sfuggendo facilmente da' suoi conduttori.