XLIII.
Scoperta dell'Elettro-magnetismo.
Nel 1820, Giovanni Cristiano Oersted, celebre scienziato danese, pubblicò una memoria »in latino in cui annunziava la sua scoperta del fatto che, se un ago calamitato, riposante nel suo centro di gravità sopra un asse verticale, vien collocato in prossimità e parallelo ad un fil di ferro conducente elettricità, indica una tendenza a deviare dalla sua posizione naturale -sia a destra od a sinistra secondo la direzione della corrente; e, se la corrente è discretamente forte, l'ago si colloca ad angoli retti al filo: in altri termini, invece di rivolgersi al nord, piega al sud od all'ovest.
In un periodo posteriore, Sehwieger dimostrò che, se un ago calamitato, libero di muoversi, è circondato da un fil di ferro isolato, ed attorto in numerose circonvoluzioni, l'influenza della corrente elettrica sulla sua deviazione è grandemente accresciuta. Codesto congegno, detto Moltiplicatore, ma più frequentemente Qalvanometro, si compone di una tavoletta rettangolare di' legno disposta verticalmente nel meridiano magnetico ed in tal guisa che i lati sieno orizzontali. Un filo metallico, coperto di un fil di seta, si ravvolge intorno a questa tavoletta per molti giri e presenta esternamente le sue due estremità libere che si mettono in contatto colle estremità delle serie di conduttori nella quale si vuole, per esempio, porre in sodo l'esistenza di un'azione elettro-motrice. Un ago calamitato finissimo sos]teso con un filo di seta occupa il centro della tavoletta; allorché non e soggetto ad altra influenza