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Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   volitarono contemporaneamente una lampa di sicurezza ed ecco come andò la faccenda.
   Nell'agosto del 1815 Davy viaggiava nella contea di Northumberland. Essendo già rinomato in Inghilterra per le sue importanti scoperte nella chimica, fu invitato da un dottor Gray rettore di Bishopwearmouth a far breve dimora a Newcastle per veder modo di trovare riparo ai terribili disastri cagionati dall'idrogeno proto-carbonato nella miniera di earbon fossile. U signor Hodgson ed il signor Buddle, valente ingegnere delle miniere, spiegarono tutti i fatti a Davy il quale, tornato a Londra, prese a fare ima serie di esperienze. Egli trovò che la fiamma non passa attraverso tubi minuti, ed avvisando che un involto di tela metallica puossi considerare quale una serie di piccoli tubi collocati l'uno accosto all'altro, formò un .disegno per circondare la fiamma di una lampa con un cilindro di questa tela. L'aria infiammabile ben può arrivare a traverso le magliette della tela metallica alla fiamma, ma non può uscir di bel nuovo in forma, di fiamma ad incendiare il rimanente dell'aria nella miniera. Sottoposta felicemente alla prova codesta lampa, Davy scrisse ad Hodgson una lettera che fu fatta di pubblica ragione in un meeting a Newcastle. Il 3 novembre ei lesse alla Società Reale di Londra e pubblicò nelle Philosophical Transactions la sua famosa memoria: Sul fuoco grisou nelle miniere di cariati fossile e sui mezzi d'illuminare i pozzi senza determinare esplosioni che tanto contribuì ad accrescere la sua fama.
   Non vi può essere un dubbio al mondo che l'invenzione della lampa di sicurezza è dovuta all'amore di Davy per la scienza ed al suo desiderio di fare il bene. Egli costruì la miglior lampa che gli potè venir fatta, la mandò ad Hodgson e lesse con viva soddis-