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Storia popolare del progresso materiale negli ultimi cento anni

Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino Napoli, 1871, pagine 319

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   nura di Rainhill la quale ha una superficie perfettamente orizzontale. Cinque macchine scesero in lizza 1*8 ottobre del 1829, fra le quali il succitato Racket (Razzo) di Stephenson, che pigliò per il primo le mosse rimorchiando un peso di dodici tonnellate, con una velocità di quasi sei leghe all'ora. Per appurare la sua massima velocità, fu rimosso tutto il suo carico e corse, così sciolto, in ragione di dieci leghe all'ora. Attaccato, in un'altra serie di esperimenti, ad un veicolo con trentasei viaggiatori, conservò quasi la medesima velocità; finalmente, risalendo un piano inclinato, percorse ancora quattro leghe all'ora. U premio fu perciò assegnato a Stephenson di cui la locomotiva aveva solo corrisposto a tutte le esigenze del concorso. Il Racket, questo progenitore venerando di tutte le locomotive, conservasi ancora all'ammirazione del mondo nel museo Kensington a Londra.
   XXXVII.
   La prima vittima della Locomotiva.
   Riconosciuta la superiorità della locomotiva come mezzo di trazione e terminata la linea fra Liverpool e Manchester, ne fu fatta inaugurazione solenne il 15 settembre del 1830. Il duca di Wellington, sir Roberto Peel e Guglielmo Huskisson, segretario di Stato per le colonie ed uno de'più eminenti uomini politici dell'Inghilterra, assistevano, con altri illustri personaggi, alla cerimonia. Otto locomotive costruite tutte sul modello del Rocket da Giorgio Stephenson coadiuvato dai