- 98 -
disfacente. Il grande ostacolo all'applicazione del vapore alla locomozione per terra era la supposta mancanza di adesione delle ruote alle ruotaie; e puossi con sicurezza affermare ohe il mondo dormisse nella falsa credenza che la locomotiva non si potesse adoperare per questa mancanza insussistente di adesione fino al 1812.
In quell'anno era ispettore della miniera di carbon fossile di Wylam, presso Newcastle sul Tyne, mi' niera appartenente ad un signor Blackett, un ingegnere di molta vaglia, di nome Guglielmo Hedley. Era l'anno della memorabile ritirata di Napoleone dalla Russia, anno terribile per freddo e carestia, segnatamente in Inghilterra. Hedley era grandemente prooccupato pel caro dei foraggi da nudrire i cavalli e prevedeva che, se non si trovava un altro mezzo più economico per trasportare il carbone, la miniera sarebbe stata tosto o tardi abbandonata. In siffatta ansietà ei corieossi una notte dell'autunno del 1812, ma non potè appiccar sonno, agitato com'era da desolanti pensieri. Tutt'ad un tratto gli balenò alia mente l'idea che, se tutte le ruote di un carro fossero insieme connesse, ogni tendenza in un sistema particolare di ruote a sollevarsi ed a girare sui loro assi senza andare innanzi poteva essere vinta dalle ruote rimanenti. Hedley si risolse di appurare il fatto e il mattino seguente fece costruire il veicolo, e coll'aiuto di un orologiaio di Newcastle, compi il suo modello. Il quale riuscì perfettamente, ed egli ebbe così la soddisfazione e la fortuna d'inventare e costruire col suo padrone Blackett la prima vera locomotiva e di porre in sodo che l'aderenza fra le ruote e le ruotaie è sufficiente al momento sulle strade ferrate orizzontali o di piccola inclinazione, senza bisogno di ruote dentate, e che il peso solo della locomotiva bastava per sè a determinar