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la lktteratltra italiana
La letteratura italiana e il Risorgimento nazionale.
1. La letteratura e la rivoluzione. — 2. I poeti della scuola romantica, l'oeti vernacoli. — 3. Le tragedie del Niccolini e lo satire del Giusti. — i. Il romanzo storico: M. D'Azeglio, F. D. Guerrazzi, I. Nievo, ecc. — 5. Filosofi, storici, poligrafi: V. Gioberti, Balbo, G. Capponi, N. Tommaseo, G. Mazzini, C. Cattaneo j ecc.
1. Dal terzo decennio alla metà del sec. XIX specialmente la letteratura nostra mirò soprattutto a promuovere la libertà e l'indipendenza della patria: fu, altri ha detto, «un'immensa officina di guerra contro lo straniero ». 1 « E il classicismo da una parte, cosi il Carducci, se volle piacere, dove, pure allargandosi a più libere forme, farsi col Niccolini banditore di politica unitaria e antipapale contro il nuovo guelfismo proceduto dalle teoriche manzoniane; e il romanticismo dall'altra, se volle essere tollerato, dovè lasciare gl'inni sacri e trasmutare col Ber-chet le romanze in canti di guerra e d'insurrezione, dovè col Guerrazzi ritorcere il romanzo a strumento d'agitazione, ad arnese di battaglia: e il classicismo civile delle tragedie del Niccolini e il romanticismo borghese dei Promessi Si)osi del Manzoni convennero ad accordarsi nella satira paesana di Giuseppe Giusti ». 2 Così classici e romantici si univano nell'amore della patria, e alla redenzione di questa (oltre il Berchet, il Niccolini, il Giusti, il Guerrazzi) molti altri scrittori tendevano con opera animosa ed efficace; storici e politici, romanzieri, filosofi; poeti\ che con i loro canti infiammavano alla rivoluzione e alla guerra contro lo straniero, e per la patria pativano l'esilio e nelle battaglie affrontavano eroicamente la morte.
Gabriele Rossetti nato il 1783 al Vasto nell'Abruzzo, carbonaro, poeta popolare della rivoluzione napoletana del 1820, finì la vita cieco ed esule in Inghilterra nel 1854: le idee di lui «risplendono evidentissime in ciascun de' suoi canti, e sono: unità d'Italia: cessazione del poter secolare e della tirannia spirituale di Roma: fraternità dei popoli oppressi».3 Come il Rossetti carbonaro, e per molti anni esule, fu Pietro Giannone, nato a Camposanto presso Modena nel 1792 e morto a Firenze nel 1872: il suo poema politico, VEsule (1829), ebbe molta celebrità. Alessandro Poerio 4 autore di nobili liriche, nato a Napoli nel 1802,