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Storia della Letteratura Italiana

Giovanni Antonio Venturi
Sansoni Editore Firenze, 1929, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   IL, SECOLO XVI
   da Barberino; ma di Bindo Bonichi sono assai originali e pregevoli dei sonetti, in alcuni dei quali, come anche in quelli del fiorentino Pieraccio Tedaldi, è continuata la poesia giocosa e umoristica. Sennuccio del Bene e Matteo Prescobaldi fiorentini ed altri seguono la scuola dello stil nuovo. 4 Ma già comincia ad avvertirsi lo studio del Petrarca in molte poesie di Fazio degli Uberti, che è dei lirici migliori, più schietti e vigorosi, e in quelle di Gino Rinuccini (m. 1417), le quali insieme ricordano tanto ancora lo stil nuovo: un vero imitatore, un -petrarchista propriamente è Buonaccorso da Montemagno pistoiese; questi però appartiene (morì nel 1429) piuttosto al sec. XV che al XIV.
   Fu coltivata nel tempo stesso una lirica più umile e .familiare, o morale, o giocosa, o satirica; nella quale maniera di poesia scrissero, oltre Pieraccio Tedaldi, Franco Sacchetti, Antonio Pucci verseggiatore fecondissimo, un Orcagna, che non pare sia il celebre artista, ecc. Franco Sacchetti, come, poeta, è noto e lodato soprattutto per alcune ballate piene di freschezza e di brio, come quella 0 vaghe montanine pastorelle, per le Cacce, dove « la forma narrativa si mescola alla dialogica dando luogo a piccolissimi drammi », e per gli eleganti madrigali. 5 Anche se non sia, come fu detto, uno dei primi saggi del genere eroicomico, notevole, per i pregi dello stile e della verseggiatura, il poemetto in ottave: La battaglia delle belle donne di Firenze colle vecchie. 0
   Importante è nel Trecento la poesia politica e civile. Pietro de' Faitinelli, detto Mugnone, lucchese sfogò in fieri sonetti le sue passioni di guelfo, il dolore dell'esilio, l'odio contro Uguccione fattosi signore della sua patria. Belle sono le canzoni politiche di Fazio degli Uberti: 7 troviamo poesie politiche anche fra le rime di Franco Sacchetti, di Antonio Beccari da Ferrara, di Francesco di Vannozzo padovano, 8 uno di coloro che cantarono ed esaltarono la potenza dei Visconti, del senese Simone Ser-dini detto il Saviozzo, ecc.
   Fiorì la poesia storica popolare (Cantari, Lamenti, Profezie) nei metri dell'ottava, del serventese, della terzina, della ballata, della frottola: 8 ricordo una ballata anonima, I Beali di Napoli nella rotta di Montecatini (1315), piena di forza e di afletto; una Profezia (fra i molti componimenti di simil genere e di questo titolo) in ottave di frate Stoppa de' Bostichi; il Cantare in morte di Cangrande della Scala. Antonio Pucci di Firenze (morto