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Storia della Letteratura Italiana

Giovanni Antonio Venturi
Sansoni Editore Firenze, 1929, pagine 327

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   GIOVANNI BOCCACCIO
   71
   spregiudicato e arguto, ritratta da un artista sovrano. Vi troviamo tipi rimasti celebri come quello scioccone di Calandrino, popolarissimo, quel semplicione ameno di Chichibio, e, ben più significativi, il beffardo, cinico, ipocrita Ser Ciappelletto e Fra Cipolla allegramente, sfrontatamente e sacrilegamente bugiardo e ciurmatore. Vi è un gran numero di figure vivissime di uomini e donne di ogni condizione e dei più vari caratteri; e fra le donne, accanto alle moltissime allegre, baldanzose, furbacchione, licenziose, spicca alcuna seria e dignitosa, gentile e pura di costumi e di sentimenti, alcuna innamorata con ardente e tenace passione. 9
   Con la Commedia e col Cannoniere la nostra poesia si era elevata ad insuperabile altezza, ma nella prosa non era apparso ancora nessun grande capolavoro: questo lo creò il Boccaccio col Decameron, meritando di esser posto a fianco dell'Alighieri e del Petrarca.
   1 Sul Boccaccio (oltre le op. cit. del De Sanctis, del Gaspary, voi. II, parte la, del Volpi, dello Scherillo) vedi specialmente H. Hauvette, Boc-cace, Étude biographiqne et littéraire, Parigi, 1914; G. Lipparini, La vtia e l'opera di G. Boccaccio, Firenze, 1927; C. Cappuccio, La vita e le op. di G. B. (Manuale Giusti), Livorno, 1926; A. Bartoli, Il Boccaccio nel voi. cit. La vita italiana nel Trecento; E. Cochin, Boccaccio, traduzione di D. Vitaliani, con aggiunte dell'autore, Firenze, 1901; G. Arcoleo, G. B.: l'uomo e Vartista (Lectura Dantis, Firenze, Sansoni); V. Crescici, :< Fiammetta » di G. B. (Lect. D., Firenze, Sansoni); 0. Bacci, Il Boccaccio lettore di Dante (Lect. D., Firenze, Sansoni); A. Della Torre, Rassegna del Centenario Boccaccesco nella Rassegna bibliograf. della letterat. ital., XXII (1914), p. 102; A. F. Mas-sèra, Rassegna critica di Studi Boccacceschi pubblicati nell'anno secente-nario (1913-1914) nel Giorn. Stor. della letterat. ital., LXV (1915), p. 370; ecc.
   2 Vedi V. Crescini, « Fiammetta » ecc. cit. « L'intimo romanzo del Boccaccio non s'insinua solamente entro al Filocolo, ma penetra, in questo od in quel modo, presso che tutta l'opera fiorita dalla sua primavera di poeta », p. 10.
   3 Vedi Antologia delle opere minori volgari di G. Boccaccio, con introduzione e commento di G. Gigli, Firenze, Sansoni; Le opere di G. Boccaccio scelte e illustrate da N. Zingarelli, Napoli, Perrella; G. Boccacci, La Caccia di Diana e le Rime, con avvertenza e note di A. F. Massèra, Un. ti-pogr. editr. torinese. (Non tutti credono che La Caccia di Diana sia del Boccaccio: se autentica, è la più giovanile delle sue composizioni); Il Nin-