GIOVANNI BOCCACCIO
74
colori le vicende di uomini, che caddero dal colmo della felicitą nella miseria, vuol dimostrarci la vanitą delle umane grandezze.
Se anche il Boccaccio non fu del tutto immune dai pregiudizi del suo tempo contro il volgare, e se negli ultimi anni, tutto intento agli scritti eruditi, non lo usņ che nella Vita di Dante e nel, commento alla Commedia, pure seppe pregiarlo pił che non facessero i dotti contemporanei. Anche senza il Decameron, il Boccaccio per le altre opere volgari occuperebbe un luogo onorevole nella storia delle nostro lettere. 3 Alle Mime nuoce il paragone con quelle di Dante e del Petrarca, delle quali spesso si riconosce in esse lo studio; ma hanno spontaneitą e ricchezza d'immagini e di lingua: graziose e leggiadre sono le dieci ballate del Decameron. La Teseide e il Filostrato sono due poemi in ottava rima: il primo prende argomento dalla guerra di Teseo contro le Amazzoni, ma la parte migliore č costituita dal racconto degli amori di Arcita e Palemone per Emilia, sorella della regina delle Amazzoni : nel Filostrato (« vinto e abbattuto da Amore ») č narrato l'amore di Troilo, figlio di Priamo, per Griseida, figliuola di Calcante, ingrata e infedele. Assai bene č ritratto il carattere di questa, e molti sono i pregi del poema; la cui invenzione č tolta da racconti medioevali intorno alla guerra di Troia, ma č svolta in modo originale e con arte molto maggiore. L'Amorosa Visione č un poema allegorico alla maniera della Commedia di Dante, composto di cinquanta brevi canti in terzine. Al Poeta appare in sogno una donna bellissima, di aspetto regale, la quale lo invita a seguirlo : giungono ad un nobile castello ove sono due porte: l'una, a destra, socchiusa e angusta, mena a via di vita, alla salute eterna; l'altra, a sinistra, ampia e spalancata, conduce al godimento della ricchezza, della gloria e delle gioie mondane. La Donna gentile, che gli č guida, vorrebbe indurre il Poeta a passare per la prima porta; ma egli non le dą ascolto, vuol veder prima i ben fallaci. Seguito dalla guida, entra in una sala, su le cui pareti sono dipinti i Trionfi della Scienza, della Gloria, della Ricchezza e dell'Amore; poi in un'altra sala vede raffigurata l'incostante, volubile Fortuna. La guida ne trae argomento ad ammonirlo della vanitą di tutte le cose mondane, e il Poeta, riconoscendo il suo errore, le dice che la seguirą ovunque essa voglia; ma, strada facendo, scorge attraverso una porta un giardino fiorito, e non resiste al desiderio di visitarlo. Lą trova molte donne, che stanno danzando,