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Storia della Letteratura Italiana
Dalla metà del 700 ai giorni nostri
Giacomo Zanella
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 192

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a cura di Federico Adamoli

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   curo iv. 175
   delle arterie e circa un nuovo metodo di litotomia. Nella prima fu vittorioso il professore pisano, nella seconda il pavese. Poche questioni scientifiche furono trattate con tanta profondità di scienza e nobiltà di maniere.
   Giambattista Paletta (1750-1832) novarese, si rese famoso in tutta Italia c fuori non tanto pc suoi scritti, quanto per la sua maestria nelle operazioni chirurgi-clic. I suoi pochi scritti Sulla infiammazione della milza, sulla cifosi paralitica, le Esercitazioni patologiche, ed alcune memorie sopra certe frazioni di ossa sullo spasimo della faccia, sul morso della vipera ed altre, rivelano la sua profonda conoscenza dell'anatomia. Morendo scrisse in fronte al suo testamento: Non habe-mus hic civitatem permanentem sed futuram inquirimus.
   Fu discepolo del Paletta Giambattista Monteggia (1762-1815) di Laveno sul Lago Maggiore. Dopo la pubblicazione delle sue Annotazioni pratiche sui mali venerei, clic il professore Frank di Pavia tradusse in tedesco, c furono note all' Osiander di Gottinga chc ne fece sue alcune dottrine, il Monteggia, che con rara urbanità si era rivendicata la gloria delle proprie scoperte, pose mano alla sua grande opera le Istituzioni chirurgiche , chc lo Scarpa proclamava il lavoro più insigne che avesse in quella materia l'Europa. Dal 1800 alla sua morte fu professore di questo ramo della scienza nello Spedale maggiore di Milano.
   Carlo lurci (1815-1875) fiorentino, fu prima professore di anatomia patologica nella scuola medica di Firenze, poi di clinica chirurgica nella Università di Pisa e poi di nuovo a Firenze. Le sue Lezioni sulla anatomia e sulla erniotomia/ oltre queliti clic lesse all'accademia de'Georgofili sulla scrofola, assicurano l'immortalità al suo nome. Nella guerra del 1848 accompagnò come chirurgo il battaglione toscano sui. campi lombardi. Nominato senatore del Regno nel 1860, fu relatore del codice sanitario.
   Luigi Porta (1800-1876) pavese, fu professore di chirurgia nella patria Università. Ebbe fama anche fuori d'Italia; alcuni suoi scritti gli valsero il premio d'illustri accademie straniere. Fece dono del suo gabinetto anatomico-chirurgico c del suo ricco patrimonio alla Università di Pavia.
   Luigi Malagodi (1801-1875) di Fano, venne in molta fama per le sue ardito e felici operazioni, fra le quali quella del taglio del nervo ischiatico, nuovissima negli annali della chirurgia. Anche un nuovo processo per la fistola vescico-va-gim.le ebbe nome da lui. Ma la sua gloria principale è di avere introdotta in Italia la litotrizia che fu da lui perfezionata col mezzo di nuovi strumenti. Sin dal 1829 pubblicava un ottimo giornale il Raccoglitore medico.
   L'ultima grande scoperta, che onori la scienza italiana, è quella delle legature elastiche, con cui si rendono anemiche le parti, dovuta al vicentino Olinto Gran-desso-Silvestn ; scoperta da lui fatta fino dal 1862, e che i professori Dittcl di V ienna ed Esmer di Kiel cercarono di appropriarsi, ma che venne splendidamente rivendicata al chirurgo italiano dal professore Tito Vanzetti di Padova, altra vivente gloria dell'arte chirurgica in Italia.
   . Metto fine a questa lunga serie di nomi italiani che illustrarono tutte le scienze e chiedo perdono se avessi dimenticato qualche nome degno di memoria. Il sentimento dell'offeso onore d'Italia m'indusse a questo faticoso lavoro; tanto mi parvero ingiuste le parole del Settembrini nel terzo volume delle sue Lezioni di letteratura italiana, con cui dice che generalmente gl' Italiani nelle scienze non hanno fatto che ripetere i concetti degli scienziati stranieri. Io credo di aver chiaramente dimostrato che gl'Italiani in quasi tutte le scienze precorsero i dotti d oltr'Alpe i quali non si guardarono d' arrogarsi la gloria delle nostre scoperte. Duole il vedere che noi stessi cooperiamo al nostro disonore: Se dalle proprie mani Questo ne avvien, or chi fia che ne scampi?