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inente la febbri intenti peciose a jgf^
collabora ore nel
PVcì M 1831 perdette la cattedra c fu chiamato ^co pnmano .n ,v,
tanuova; donde passò a « P' 'Lt in luce nel 1838 l'o-
TV0Se-rZ 'ImtZk a Puccin tti Sse sopra essa i suoi Dia-pera del Eason Teona della Jlogosi, f u . . medioo.civil; Bla Un versità ioghi. Nel 1838 fu nommato• P»f?»?™ , «nedleoe.v m ,
di Pisa ove qualche anno dopo Mo sottc^torma U a v0,ume deUa
cratica che fu sopesa nel 1 ' : ^ p;5!l passava all'Istituto di
Storia della medicina, e nel 1859 dalla Dn.yers ta d. risa P,
ssar j&ì J^Sa^it ^
X^^^P^rSlist^^ di-Siena.e chiarissimo filologo,
jo^Fgnore Enrico ne„e cliuiche <11
Maurizio Bufal.n, 0 787-1875)0 t,es„na, lece
Rasori, Paletta, e Monteggia m .Mdam.. Nd 1813 d.ede >' » » ¦ fa%utte le '°'7MNef 83o1i plu:°rfdi Olila IXa neU'Oniversità di Urbiuo donde
cattedra, giacché si era riserbate quelo presse d,r t ^
contro il vitalismi e il sistema li Rvown Nella sua diagnosi si giovò della auscultazione, quel sesto senso d. cu,
La^^^ h^ arricfAt^l^medici^a
p:'^^ Le lunier ed ebbe a
^'^i'cZrurghi dell.'& metà del seco,e scorse si segnalalo Ilario GuatTani romano, che scrisse preziose memorie sopra una deppia vena a, sulla esofagotomia, sopra due aneurismi osservati 'V^'llll^iS un polivo Lnmigno trovato nel ventricolo sinistro del cuore. Sono stampati atg
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eserciti di Giuseppe II, che lo volle compagno ne suo viaggi, 1 a jaj,m« chirurgica Giuseppina di Vienna, aperta ne 1785, e f # ai con,n^del Jira bilia. Fece splendidi doni di ferri chirurgici al museo di Pavaal
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