Stai consultando: 'Storia della Letteratura Italiana Dalla metà del 700 ai giorni nostri', Giacomo Zanella

   

Pagina (175/194)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (175/194)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Storia della Letteratura Italiana
Dalla metà del 700 ai giorni nostri
Giacomo Zanella
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 192

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   capo iv. 181
   gastronomia, si era fatta costruire una specola sulla torre di S. Giovanni alk
   Giovavi Rasori (1766-1837) di Parma, novatore arditissimo si valse della nuova teoria medica dello scozzese Brown p'er abbattere tutti Ji antichi sistemi compreso 1 ippocratico; poi volse le armi contro lo stesso suo maes ro Alla J dello stimolo, che le malattie tutte curava coli'oppio e co-li snirLt ll lI! ' oppose IT dottrina del controstimolo, secondo il^ieifÙnSu^^^
   TdtBf rs0tiltCLr: Ulle/iverse Tiaptic ° provengono da difetto oa cecero di stimolo. La grande opera del Rasori è la Teoria della fioaosi a cui
   dovevano tener dietro i Nuovi principii terapeutici chela morte gli tolfe di pub
   ÌÌjcWe ÌTuerT Co1 F»Scol° « '«
   d i «1 d'I . T ; 1I?°tt0re fn?raAlc dl.TÌtà della ReP^blica Cisalpina e poi del legno d Italia, al tornare degli Austriaci nel 1814 fu gettato nelle carceri di
   Mal ova. Vi stette tre anni confortando i penosi ozii coli? studio del tedesco e nah CHS10ne * alGUne P°esÌe Schiller. Era conoscentissil del e p nci-Darwinf 5 ^ ^^ 6 commentate ^ opere di Brown e di Erasmo
   Giacomo Barzelotti (1768-1839) sanese, dopo aver praticato medicina nel villaggi, natale, venne chiamato alla Università di Siena come'isti tuzioni chirurgiche, e poi a quella di Pisa come professore di mcTcina legale Ì
   Tali edi^nl a T™ • l* ^ del ^otti. La sua Medina à
   gae edita in Pisa fu seguita dalle Questioni di medicina legale edite nella stessa
   cofJBkW^r del1 ÌgÌGne P°POlare 001 Parr0C° istruit0 dedita e
   co\\ Epitome di me dicina pratica razionale. Giovanissimo aveva veduto premiarsi dall accademia fisiocratica di Siena due sue memorie sulla composizione e Hco± posiz1 me dell'acqua e sulla contrazione muscolare posizione e ricom
   Francesco Aglietti (1757-1829) bresciano, direttore dell'ospitale civile, nel 1814 e protomedico del governo di Venezia dal 1816, alla sua morte divise suoi studn fra la medicina e la bella letteratura. Nella prima lasciò un Di™sì
   ttt f°ndamrtal\ ^^ medÌCa ed Uaa Memora sulla liLIdMeM-
   Imauk L*7elltir™ r° m0nurnti dell'el7e-ante su0 VElogio della
   t miglia dei Belimi pittori ; un Discorso sulla eccellenza delle arti e della industria e le Memorie per servire alla storia letteraria e civile del suo tempi
   Giacomo Tommasim (1768-1846) di Parma, fino dal 1802 venne in fama^ran-dissima per le sue Lezioni critiche di fisiologia-, le Ricerche patoìogthe fuUa febbre di Livorno del 1804, Sulla febbre gialla di America /sulle malatthU genio analogo gli valsero la cattedra di clinica medica e di terapia IZlle nella Università di Bologna, che dal 1815 al 1829, in cui il Tommasini^hieseU rinoso fu la prima d Italia e non seconda alle altre di Europa. Nel 1821 aveva stamnató il suo lavoro Della febbre continua e della infiammazione. Ridottos ne * Xmi f^ SUa ^ma, vi dettò parimenti lezioni di clinica e di terapia ed ebbe illustri stranieriS1 C°ntmUamente COQSultato da ogni parte della Penisola é da molti
   Giacomo Andrea Giacommi (1797-1849) bresciano, fu professore di fisiologia, patologia e farmacologia pe' chirurghi nella Università di Padova. Ravvisando nel e ardi e dottrine del Rasori e del Tommasini un campo accomodato alla sua vivida intelligenza dopo immense letture ed infinite esperienze de' farmachi negli animali negli ammalati ed m sè stesso, pose mano al Lo grande lavoro Trattato filosofico sperimentale de soccorsi terapeutici, che usci in luce dall'anno 1832 al 1839 *u Ultimo e fiero propugnatore della dottrina del controstimolo, che se non fu
   ci ella' st essa ° '^T reCat° n°ncWno tanta luce *e' punti più. .scuri
   ne^lfcfel?'!^001110'1 f9f1872) di FrbÌn°' ebbe la sua medica educazione ^euan cu L.oma ove tu laureato nel 1816. Studiò in questi anni principale