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Storia della Letteratura Italiana
Dalla metà del 700 ai giorni nostri
Giacomo Zanella
Francesco Vallardi Milano, 1880, pagine 192

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a cura di Federico Adamoli

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   capo iv.
   121
   pagna di Russia, ove diede la sua opera a curare i feriti. Professore nel 1815 nella Università di Pavia, laseiò dubbio se fosse più grande nella fisiologia o nella anatomia. Appartengono alla prima di queste scienze i suoi lavori Sull' assorbimento venoso, Sull'officio dei nervi e sulle origini del nervo ottico. Prima ancora di questi lavori il Panizza si era mostrato valente fisiologo colle Ricerche sperimentali, in cui principalmente si tratta la grande questione non ancora pienamente risoluta se il senso del gusto debba attribuirsi al nervo glosso-faringeo, come crede 1 autore, ovvero sia l'effetto dell'azione simultanea dell'undceimo e del ramo linguale della terza branea del quinto. Appartengono all'anatomia umana e alla zoo-tomia le Osservazioni antropo-zootomiche fisiologiche ehe versano sul sistema venoso e linfatico degli organi della generazione, per cui ebbe il premio della medaglia d'oro dall'Istituto di Franeia; la Monografia sul sistema linfatico dei rettili che il Milne Edward s ha dichiarata magnifica; il Rapporto fra i vasi sanguigni e linfatici dei rettili e le Annotazioni zootomico-fsiologiche sui rettili. Può dirsi che il sistema linfatico sia stato lo scopo costante delle sue investigazioni. Aveva cominciata la sua earriera di scrittore scientifico colle Annotazioni anatomo-chirurgiche sul fondo midollare dell'occhio e sulla depressione della cataratta. Al gabinetto anatomico di Pavia diede il Panizza una copiosa serie di bellissime preparazioni.
   Antonio Alessandrini (1786-1861) di Bologna, fu professore di anatomia comparata e di patologia veterinaria nella Università della sua patria. E gloria dell'Alessandrini 1' avere accoppiate queste due seienze e di aver tratto dalla patologia degli animali molta luce sulle malattie dell' uomo. Creò a questo fine un museo di patologia comparata che fu il primo in Europa, al quale aggiunse il museo di anatomia patologica e l'altro di paleontologia. Sono delle più belle raccolte che vanti l'Europa. Il professore Luigi Calori di Bologna dettò uno splendido elogio del suo concittadino, in cui espone le molte seoperte fatte dall'Alessandrini in ogni ramo della zoologia e dell'anatomia. Le sue Annotazioni sugli scheletri di un giovane Orang-Outang e di un giovane Troglodytes nigere sull'opinione che l'uomo sia derivato da una scimmia antropoide rivelano quanto dissentisse dalla nuova teoria della evoluzione.
   Paolo Gaddi, morto in Modena nel 1871, fu professore di anatomia umana in quella Università. Nelle Memorie dell'accademia di Modena stanno molti suoi seritti, fra i quali è notevole la Dimostrazione anatomica intorno alla maggior perfezione della mano dell'uomo confrontata con quella della scimmia. Modena gli deve l'istituzione di un ricco museo etnografico-antropologico.
   Atto Tigri (1813-1875) di Pistoja, fu professore di anatomia umana nella Università di Siena. Fece numerose seoperte fra le quali quella dei corpuscoli alati della milza, la comunicazione fra le vene e le arterie dello stesso organo e sulla sede precisa del euore; fu valente nella fisiologia come dimostrano i suoi studii sul midollo rosso delle ossa e sulla probabile esistenza di una crittogama nella pseudo-membrana della difterite.
   Se la salute è il più caro dei beni che abbia 1' uomo, la medicina è la più preziosa delle seienze. Ma pur troppo ci è forza confessare che, colpa del soggetto intorno al quale si esereita, essa non ha raggiunta l'altezza delle altre sorelle, il cui soggetto è sottoposto a leggi meno numerose e più certe. Ciò si rileva dal continuo sueccdersi di opposti sistemi e dall'osservare che le statistiche ci danno lo stesso numero di morti in un dato tempo, sia che siano stati curati colle levate di sangue o senza. Ma dirò che, quasi a consolazione di questo difetto, la medicina partecipa più largamente dei frutti della letteratura; e perchè coloro che la professano, devono spesso giovarsi della persuasione della eloquenza, c perehè la conoscenza della origine e dei rimedii delle umane passioni li dispone a gustare e qualche volta a coltivare la poesia, come fecero fra gli altri il Fra-eastoro ed il Redi.