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plsso Palermo è degno di stare fra i più insigni promotori di questo studio benefico. Morì nel 1829. . i • • u Cosimo Ridolfi (179-1-1866) di Firenze, dottissimo nelle scienze fisico-chimiche,
fondò nel 1827 con Raffaele LambrusehiI e Lupo de' Ricei il Giornale agrario toscano, che diresse fino all'ultimo di sua vita. Aperse in Meleto un istituto cu educazióne agricola, dal quale vide uscire tanti ottimi coltivatori, alcuni dei quali ebbero cattedra di agraria in varie parti d'Italia. Le su e Lezioni, per chiarezza, eleganza e scienza pratica, son quanto di più bello noi possediamo m questo genere Gli fu eompagno di studii Raffaele Lambruschini (1788-1ÈM) di Genova che venuto nel 1816 eolla famiglia in Firenze, si'elesse di vivere nella villa ai fe. Gerbone presso Figline, ed ivi istruiva i figli del contadino nella luona agricoltura. I ¦ ioì seritti sulla educazione hanno reso caro il suo nome in tutte le scuole ci Italia Ne-li atti dell'accademia.dei Georgofìli stanno molte sue memorie di agraria, . .li elo°i del Vieusseux, del Ridolfi e del Cavour. L'ultimo suo lavoro sono i Dialoghi sulla istruzione da lui dettati mentre era professore di pedagogia nell'Istituto superiore di Firenze. v
Guglielmo Gasparrini (1801-1866) di Castelgrande in Basilicata, che fini piotassero di botanica nella Università di Napoli, è celebre per parecchie Menfcrie Sulla struttura delfico e del caprifico, che si ritiene per un capolavoro di anatomia e fisiologia botanica. Sono parimenti preziose le sue Osservclzioni sopranna malattia del cotone,, detta pellagra. Il Gasparrini rivolse m ogni tempo le sue cognizioni all'utile dell'agricoltura. Cominciò la sua carriera con una memeiiaW ut coltivamelo della patata dolce; scrisse poi Sul vino di Aleppo e sul pistaiolo e la Descrizione delle isole di Tremiti, e del modo come renderle coltive. 11 gasparrini, originale nell'investigare come nello scrivere, abborriva dal e compilazioni ¦però non si risolse mai a scrivere un compiuto corso, del quale spesse volte
era stato richiesto. » . ,, TT •
Pietro Cuppari (1816-1870) siciliano, fu professore di agronomia nella Università di Pisa. Le sue Lezioni di agricoltura, quelle di ^astovxtxa ^I Smgw dell'ordinamento dell'azienda rurale, il Calendario del coltivatore e il Magale dell'agricoltore fanno di lui uno dei migliori agronomi d italia. Le sue dotte I morie sull'Addomesticamento delle piante, sui terreni e sui climi d Italia turono
tradotte in molte lingue straniere. ,
Emilio Bertone marchese di Sambuy (morto nel 1872) di Mondovi co suoi scritti d'agricoltura, di economia c statistica rurale, eoll'aratro perfezionato e colle industrie zootecniche introdotte nelle terre di Lesegno, ottenne una fama popolare in tutta Italia. Fu presidente dei comizii agrari! di Mondovi e di Iorini ¦ nelle mostre universali di Parigi e di Londra mantenne 1 onore dell agricoltuia
italiana.^ ^ vide morire tre dei migliori agronomi che avesse in ogni tempo
l'Italia^ , picbat (179918-78) di Bologna dopo presa vivissima parìe in tutti i moti politiei d'Italia' dal 1831 fino alla difesa di Roma del 1849, in cui co grado detenente colonnello combattè sui Monti Paridi, prese finannende prefica stanza in Piemente. Ivi nella solitudine della campagna pose mano al a sua grande opera Istituzioni scientifiche o Corso tecnico-pratico d agricoltur a lo nato hi patria, fu segretario perpetuo dell'accademia agraria di Bologna. Tra le noi e sue1 memorie sono importantissime quelle Sulla perequazione fondiaria, Sul Ta\
f^ls^otter (1818-1878) di Valdobbiadene nel Veneto, ore di
agraria nel 1857 nella Università di Padova, passo di la a Ferrara ove fondo il giornale YIncoraggiamento da lui poscia trasportato nel 1864 a Bolognacol tj telo di Giornale di agricoltura, industria e commercio del reQ<> d 1 tal la Pie gevolissima è la sua monografia Sui mezzi di sopperire alla scarsezza dei foiagyi.